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Devo ancora cercare di
capire come chiamare questo post perché, purtroppo, è un argomento
delicato e non troppo piacevole per gli amici e fratelli Italiani.
Come ben sapete, cari
viaggiatori, ho passato le mie vacanze estive a Roma, una bellissima
città, il gioiello italiano per quanto riguarda la storia e la
cultura del nostro Paese.
E' stata una settimana
bellissima, la mia passione per la storia ha potuto finalmente
trovare riscontro nel reale, tra le macerie di una città che non
muore mai ma continua, invece, a restare immortale nei secoli.
Ovviamente farò anche
per Roma una super guida, in modo da potervi elencare tutti i
monumenti da visitare e i tour più “fattibili” da fare in una
settimana.
Questo post, ahimè, devo
invece dedicarlo al trattamento subito dai miei cari compatrioti in
quanto turista.
E' bastata una settimana
a farmi capire la vera natura di alcuni Italiani, quella natura che
poi genera stereotipi e cattiverie da parte degli altri paesi.
Difficile biasimarli,
facile comprenderli.
Non ho mai subito così
tante fregature in tutta la mia vita da viaggiatrice. Davvero.
Tralasciando la
grossissima truffa in hotel (alla quale dedicherò un intero post),
ogni cosa a Roma è stata una presa in giro, una lotta per la
sopravvivenza, una battaglia all'ultimo sangue per evitare qualsiasi
tipo di imbroglio.
Parlando più in
generale, poi, ci sono state diverse cose e questioni che mi hanno
lasciato davvero l'amaro in bocca e la vergogna verso il mio
bellissimo Paese.
Incoerenze, ignoranza,
menefreghismo...
Ci sono tante, troppe
cose che a Roma non vanno.
Penso, anzi, sono sicura
sia un discorso applicabile anche al resto dell'Italia; ora come ora
posso solo parlarvi della mia esperienza nella capitale.
Iniziamo con un triste
elenco, va.
http://www.happyblog.it/post/2780/conto-salato-al-ristorante-un-cliente-sorpreso |
I terribili menù
turistici: sono delle truffe? Non lo sapevi? Sveglia G!
Certo, sapevo che i menù
a prezzo fisso nascondono sempre qualche imbroglio, ma non pensavo
certo che si arrivasse a spendere 3 euro (e sottolineo 3 euro)
per una bottiglia d'acqua naturale da mezzo litro o addirittura 2
euro di caffè! Ma siamo matti?
Insomma, ogni volta quei
10-13 euro di menù fisso diventavano magicamente 18-20!
Noi, poi, giovani e
squattrinati viaggiatori, eravamo le prede preferite di questi
sciacalli!
Le costanti fregature ci
hanno reso decisamente più distanti verso le “gens romane”, a
tal punto da chiedere sempre ai ristoratori cosa fosse e cosa non
fosse incluso in questi menù (comportandoci, in questo modo, da vere
“facce de tola”, come si dice qui a Milano. Ma che dire,
quando ci vuole ci vuole!)
Servizio al tavolo?
No, grazie!: probabilmente vengo da Marte, ma vi giuro che non mi
è mai capitato di leggere nei menù prezzi che variano a seconda che tu chieda o meno il servizio al tavolo.
A Milano, almeno, il
servizio si paga alla fine insieme al coperto. Tutt'uno.
A Roma, cari miei, ogni
piatto prevede un aumento di 2-3 euro se richiesto al tavolo.
Ma per tutto il Pantheon,
come caspita me la mangio una pastasciutta? In piedi, come i
cavalli??
Ho avuto l'onore di
leggere in un ristorantino (nemmeno in un bar, dove la cosa
sembrerebbe più plausibile) “Bucatini 5 euro, al tavolo 8 –
Acqua 2 euro, al tavolo 3”.
Mai visto, davvero.
Spiaggia di Ostia... |
Se quello è un mare
io sono Nettuno: ovviamente anche a Ostia è arrivata la nostra
amabile fregatura. Qui come sapete c'è il mare dè Roma, un posto
abbastanza sempliciotto dove i cittadini della caput mundi adorano
passare i week end.
Sia chiaro, non stiamo
parlando di super spiagge stile Emilia Romagna né di paradisi
tropicali come quelli in Sardegna: è una spiaggia corta, il mare è
quello e la sporcizia c'è.
Insomma, è un luogo
“passabile”.
Bene, io e i miei tre
amici decidiamo di noleggiare una sdraio e un ombrellone per farci
una giornata solo mare.
Basta un'occhiata ai
prezzi per storcere il naso: 10 euro una sdraio, 8 euro l'ombrellone.
Ingoiamo il boccone e
chiediamo uno di entrambi, convinti di dividere poi le spese.
Riceviamo un'occhiata
stranita e la risposta pronta della cassiera: “No, impossibile.
Ognuno di voi deve prendere una sedia a sdraio e poi un unico
ombrellone. Se lo volete.”
Insomma, 38 euro per una
giornata al lido.
Beh, ordinaria
amministrazione, no?
No.
Dopo i cordiali saluti,
ci siamo stabiliti nella spiaggia libera a 40 metri più in là.
Stava aspettando l'Illuminazione gratuita... |
Vuoi il Caravaggio? E
allora paga!: e qui arriviamo a shock culturali indescrivibili.
Amici, sappiate che
alcuni monumenti e dipinti presenti nelle chiese (simboli di teorica
povertà evangelica) prevedono il pagamento di 50 cent-1 euro per
accendere l'impianto di illuminazione e poterli vedere senza
problemi. Per due minuti massimo, ovviamente.
Non li paghi? Benissimo,
allora la Crocifissione di San Pietro o la Conversione di
San Paolo, due dipinti del grandioso Caravaggio, dovrai vederli
AL BUIO!
Vuoi
fare una foto con la mano nella famosa Bocca della verità?
Sgancia subito 50 centesimi a persona e la farai!
No, non sto scherzando.
Le cose stanno davvero così a Roma.
Un lucro senza fine in
luoghi teoricamente sacri (e non) su capolavori senza prezzo.
È una cosa che proprio
non riesco a tollerare, una figuraccia di fronte alle flotte di
turisti provenienti da tutto il mondo e costretti a smerciare per
uno-due minuti di estasi.
Ho visto una vecchietta
italiana cercare preoccupata le monetine nel portafoglio per godersi
il Caravaggio.
Non so chi sia l'ideatore
di questa cosa, so solo che è qualcuno di veramente osceno.
Complimenti.
Nb. Le Chiese del
“fattaccio”, almeno quelle che ho visto io, sono Santa Maria del
Popolo, San Pietro in Vincoli e Santa Maria in Cosmedin.
Mmm...ma anche no. |
La
questione “Ara Pacis”: e qui ci colleghiamo alla critica
sovrascritta, questa volta relativa al monumento restaurato dell'Ara
Pacis di Augusto.
Il
reperto è stato sistemato in un enorme “museo” (parolona, visto
che si tratta solo di una stanza) modernizzato, con pareti bianche e
vetrate.
Insomma,
nà schifezza che proprio non ha nulla a che fare con l'epoca
augustea.
Certo
sono gusti, il monumento in questo modo è al sicuro e protetto
dall'inquinamento.
È
una questione sulla quale si può anche soprassedere.
Quello
che proprio non va giù a me e ai turisti (è bastato uno sguardo al
libro delle recensioni per capirlo) è il costo eccessivo.
Sui
10 euro e più il prezzo normale, 6 euro quello ridotto.
Ragazzi, si sta parlando
di un reperto importantissimo e che andrebbe esposto gratuitamente al
pubblico o, almeno, a un prezzo non superiore ai 3 euro.
Invece no, ancora una
volta ecco l'Italia che ruba e lucra sull'unica arma che possiede: la
cultura.
Domus Aurea abbandonata...o quasi... |
Monumenti trascurati:
non ha molto a che vedere con il resto del post, ma qualche riga
circa la questione devo comunque metterla.
Lo sappiamo tutti che
l'Italia non ha più fondi, almeno per quanto riguarda la cultura.
È una cosa che mi da
davvero tanto dispiacere, è umiliante vedere monumenti come il
Colosseo rovinati dallo smog o altri, addirittura, abbandonati
a sé stessi (Domus Aurea, Lapis Niger, Circo Massimo).
Mi rattrista perché vedo
in quei monumenti il mio futuro di storica: totale abbandono in un
Paese che dovrebbe invece essere il mio regno, la mia estasi.
Difficile immaginare
qualcosa di diverso in una situazione tanto disperata.
So che questo argomento
si può applicare anche in altre città; basti pensare a Milano e ad
alcuni suoi monumenti veramente dimenticati da Dio (sapevate, per
esempio, che esiste pure quassù un Anfiteatro?) o alle numerose
chiesette di campagna e non solo.
Insomma, è un argomento
veramente troppo vasto.
Penso che anche per
questo arriverà un post logorroico, eh già.
Ehm...è un bus? |
Grande, grossa
e...bischera!: va bene che Roma è antica, antichissima
ma...insomma, cerchiamo di evolverci! Da Milanese doc non ho potuto
non notare i mezzi di superficie e le metro dell'anteguerra, che
fanno percorsi assurdi e arrivano quando caspita vogliono!
Sempre pieni, sempre con
qualcosa di rotto e sempre puzzolenti! I condizionatori, poi, sono
inesistenti! Gli stessi Romani ne sono altamente schifati!
Il discorso può
collegarsi a quanto detto sopra ed estendersi: pur essendo grande e
importante, Roma è una città assolutamente trascurata.
È un po' come se ne
infischiasse della sua condizione e chiudesse un occhio su tutto,
perdendosi completamente in se stessa.
La sporcizia è ovunque,
la polizia rarissima e la criminalità dappertutto.
Io, poi, che ho
soggiornato a Termini, ne ho viste davvero di cotte e di crude!
Venditori ambulanti a ogni minuto, prostitute per le strade, ubriachi
e gente che si picchiava per un nonnulla.
Ma la sicurezza dove sta?
I servizi primari? La pulizia? Com'è possibile far degenerare in
questo modo una città tanto bella? Non per esaltare Milano (che di
difetti ne ha eccome!) ma almeno su certi punti ha appreso e fatto
sua la parola “Funzionalità”.
Roma, purtroppo, è
ancora lontana da questo traguardo.
Già nel Medioevo qualcuno si faceva sentire! :P |
Per concludere, ragazzi,
Roma del “caput mundi” ha davvero ben poco.
Anzi, ha perso moltissimo
rispetto al suo glorioso e indimenticabile passato.
Non è difficile vedere
la delusione sui volti dei turisti di fronte alle incoerenze della
città e che caratterizzano, alla fine, tutto il nostro Paese.
Siamo dei ladri? È vero,
non nascondiamolo.
Siamo maleducati? Può
darsi, visto che raramente ho ricevuto sorrisi o un “arrivederci”
dai ristoratori o dai negozianti.
Certo sia chiaro, non
voglio ragionare pure io per stereotipi e fare di tutta l'erba un
fascio.
Ho avuto modo di
conoscere anche i “veri” Romani, quelli gentili e disponibili
pronti ad aiutarti o a regalarti qualche consiglio speciale! Tipo il
simpatico addetto ai bagagli della stazione, che ci ha spedito ad
Ostia salvandoci da un viaggio sbagliato, o il romanaccio che ci ha
consigliato la spiaggia migliore!
Il problema è che sono
più difficili da vedere, rispetto a quelli marci dentro e che hanno,
purtroppo, costantemente a che fare con i turisti.
Spero che queste persone,
se stanno leggendo queste righe, cerchino di migliorare dentro e
fuori.
So che la crisi è dura e
che ognuno di noi sta lottando come può contro il destino, ma
cerchiamo di non degenerare e comportarci come quelli che ci hanno
gettato in questa condizione.
È quello che vogliono,
ognuno di loro spera in un vostro “E ma tanto va così, che vuoi
farci?”.
No che non va così, non
finché ci sono io almeno.
Siamo noi il cuore
dell'Italia, non facciamola marcire!
Fate i buoni! Fatelo per lui! (Sennò viene a prendervi!) |
Detto ciò, mi scuso
anticipatamente se ho offeso qualcuno o qualcuna di voi.
È che Roma mi è
piaciuta così tanto che non ho potuto non difenderla da certe
ingiustizie che le fanno, davvero, cattiva fama.
Confido in un vostro
riscontro e condivisione, grazie a tutti per la lettura e...ci vediamo alla
futura guida su Roma!
La vostra
G.