venerdì 22 novembre 2013

Tanta delusione in quel di...Barcellona

Una delle poche foto "salvate" dal mio ragazzo
Buongiorno ragazzi.
La vostra guida è ancora viva ma è molto, molto arrabbiata. 
Come potete vedere, quello di oggi è un titolo forte, ma necessario per potervi raccontare quanto successo in 3 giorni là, nella terra dei tori neri e delle ballerine di flamenco.
Barcellona.
Abbiamo scelto questa incantevole città per poter trascorrere, io e il mio ragazzo, un felice anniversario di fidanzamento dopo 4 anni di amore.
Insomma, cose affettuose che tanto piacciono ai fan misantropi.

Questa non sarà una guida, piuttosto una lamentela delle mie verso una città indubbiamente fantastica ma che, come spesso succede, finisce con l'essere rovinata da chi la frequenta.
Un po' come la nostra Italia, diciamocelo.
Se i primi due giorni sono stati d'incanto, il terzo si è rivelato una vera e propria tragedia: io, come molti altri prima e dopo di me, sono stata vittima di un borseggio.
Ma procediamo con calma, che è meglio.

Tutto inizia con il mio colpo di fulmine per Barcellona.
Siamo partiti da Milano battendo i denti dal freddo e siamo stati accolti da un cielo azzurro limpido, venticello e gabbiani in volo.
La gente era dappertutto, la musica pure; si respirava ovunque odore di salsedine, paella e...serenità.
Davvero, in ventun anni di vita non ho mai provato una sensazione di quel tipo.
Stavo bene, anzi, stavamo entrambi bene, eravamo felici di essere a Barcellona e quasi non volevamo più andarcene.
La prima sera siamo stati accolti con un indescrivibile tramonto rosa sul porto, uno spettacolo che ha lasciato entrambi con gli occhi pieni di amore e ammirazione per un momento così magico.
Il giorno successivo abbiamo girato sulle coloratissime Ramblas, assaporato i sapori del mercato della Boqueria e inspirato la salsedine della Barceloneta.
A concludere la seconda giornata è bastato un giro a Parc Guell, il parco del Gaudì pieno di colori e architetture fantasiose, per innamorarcene definitivamente.
Veri brividi ragazzi, veramente.

Poi, come tutte le belle favole, è accaduto il fattaccio.
Sfiniti dalla nostra passeggiata al parco, ci siamo rifugiati in un locale sulle Ramblas per assaporare le Tapas, piccoli spuntini locali a un prezzo...discutibile.
Tempo di gustare cinque piattini, che mi ritrovo senza borsa.
I due uomini, prima seduti vicino a me, misteriosamente spariti.
È il panico, e io crollo.
Non ho mai vissuto un momento tanto brutto. È stato come un tradimento, una caduta libera verso il baratro. Barcellona, la città di cui mi ero follemente innamorata, mi volta le spalle, rubandomi tutto ciò che possedevo: soldi, cellulare, documenti, occhiali, la reflex che stupidamente avevo lasciato in borsa.

Sì, la mia amata Reffy è ufficialmente perduta.
La cosa che più mi ha ferito, in tutto questo, non è stata tanto la perdita economica (fortunatamente solo 30 euro più eventuali rendite dagli oggetti) quanto, piuttosto, quella affettiva.
In quella macchina fotografica io e il mio ragazzo, appena usciti da una situazione abbastanza brutta, avevamo fatto una serie di fotografie meravigliose insieme, proprio per ricordare quei momenti felici e quei luoghi meravigliosi.
Ogni oggetto all'interno di quella borsa aveva un suo perché, una sua storia con una miriade di ricordi.
Sono bastati cinque, dieci minuti per cancellarli, almeno concretamente, dalla mia vita.

Non voglio cadere nel vittimismo e passo oltre, anche perché non è questo il punto della situazione.
Quello che ci ha lasciato davvero amareggiati, è stato il trattamento successivo che ci hanno riservato i 'caldi' Catalani.
Il mio ragazzo si ritrova con una G. in lacrime, la locandiera che si arrabbia con lui perché dovevamo stare attenti e la polizia che, con un certo menefreghismo, ci da qualche indicazione su come comportarci per poi andarsene.
Insomma, tirando le somme, abbiamo passato una serata da incubo, tra corse alla stazione di polizia, chiamate ai parenti e crisi isteriche.
Tutto questo per ottenere solo un foglio di carta e la tetra notizia che, molto probabilmente, rischiavo di non tornare in Italia a causa dell'assenza di documenti sostitutivi.

Così, l'ultimo giorno a Barcellona l'abbiamo trascorso al Consolato Italiano, altro organo da bruciare con il lanciafiamme.
6 ORE e ripeto 6 ORE, dalle 9 di mattina alle 15 di pomeriggio per stampare un documento d'identità valido per volare, quando noi, in soli 30 MINUTI, con tanto di valige alla mano, siamo riusciti a consegnare all'addetto tutto il documento necessario (ovviamente a spese nostre, ci mancherebbe altro!).
E' seguita una nostra lettera di lamentela alla Farnesina che avranno sicuramente cestinato, come spesso accade.

Questo è stato, in poche parole, il resoconto del mio soggiorno a Barcellona.
Cosa vorrei dire, a una città tanto famosa e agli abitanti che la compongono?
Che sono estremamente delusa, da tutti.
Una volta a casa ho scoperto che Barcellona (e la Spagna in generale) è uno dei luoghi europei con la più alta percentuale di furti (almeno 1 ogni 10/15 MINUTI); ci sono siti che spiegano come tutelarsi da questo problema e altri che raccolgono centinaia e centinaia di testimonianze ASSURDE (ballerine di flamenco che rubano mentre ballano, gente spintonata sui binari per avere la borsa, reflex tolte dal collo da gente in corsa...DI TUTTI I TIPI) che, a fine post, vi linkerò.
E in tutta questa grande Figura di Merda Culturale, perché così possiamo chiamarla, cosa fa la Spagna? Semplice, alza le spalle e ti risponde che “E' un paese complicato” (citazione della guardia del consolato).
Non so voi, Catalani, ma quando vedo le gravi disfunzioni della mia Italia, o le inadempienze dei miei cari “fratelli italiani...medi” io mi nascondo sottoterra dalla vergogna.
Io mi vergogno di loro, ci provo almeno.
Voi, da quel che ho visto (e provato), alzate semplicemente le spalle e andate avanti.

Scopro che spesso la polizia è d'accordo con i ladri o, peggio, non ha voglia di agire per tutelare quei coglioni di turisti che, guarda un po', portano TANTI soldi al tuo paese in crisi nera.
Altre volte sono i negozianti a far finta di niente e a far entrare nel locale i diretti interessati, per poi spartirsi il bottino.
Insomma, omertà e menefreghismo ovunque, ecco quello che ho visto.
Mi chiedo perché, di fronte a un problema tanto pesante, non si prendano seri provvedimenti.
Basta veramente poco, a volte, per migliorare.
Un controllo più serrato sulle strade, per esempio, o guardie nei locali, come si usa fare qui a Milano (da non giustificare, certo, visto che resta nella top ten delle città con furto).
Utilizzo delle videocamere di sicurezza, queste sconosciute e, magari, un trattamento gentile verso il turista che ha perso tutto. Sapete, proprio non guasterebbe.
E i criminali, per favore, cerchiamo di punirli con le dovute maniere, e non con un foglio e una pacca sulla spalla.

So che a fine post qualcuno potrà commentare con le seguenti frasi:
“BUONGIORNO GIULIA! BENVENUTA NEL MONDO!”
“Senti chi parla, la mafiosa italiana.”
“E' ovunque così, cosa credi???"

Non voglio assaltare un paese per poi giustificarne un altro, no.
Che i furti esistano in tutto il mondo e in tutti i modi credo proprio di saperlo.
Io ho avuto modo di provare a Barcellona e di sapere che l'80% dei miei amici e familiari, in quella città, ha subito il medesimo trattamento.
È un bel gioco, provate a indagare anche voi! Risultati assicurati!
Detto ciò, piantiamola di fare i moralisti buonisti della domenica, lunedì e martedì.
Le statistiche, i dati alla mano sugli altri paesi tenetevele per un altro post.
Io quest'oggi vi ho parlato della SPAGNA, anzi, di Barcellona e del mio furto.
Una città esteticamente meravigliosa, ma internamente molto, molto ipocrita.

La vostra

G.


Vi allego qui il sito creato apposta per proteggersi dai furti a Barcellona con annesse guide, testimonianze e consigli. Mi raccomando, visitatela ma con estrema attenzione!!



Un ringraziamento speciale va a Guido, il mio ragazzo nonchè valore più grande della mia vita. 
Ti amo tanto.

martedì 10 settembre 2013

Cosa vedere a Roma in 7 giorni: il Walking Tour!

Sì, ha vinto lui come immagine di copertina.
E dopo il momento “critiche costruttive” alla bellissima Roma (qui il collegamento), è arrivata l'ora di dedicarle una guida turistica in perfetto stile G.
Come potete vedere dal titolo, ho deciso di elencarvi tutti i monumenti e le visite più importanti che si possono fare a Roma in una settimana.
Certo è un tour stancante, ma ne vale veramente la pena. Se riuscite a fare tutto subito, avrete pure 2/3 giorni dedicati al relax e allo shopping (com'è successo a noi, che di chilometri ne abbiamo fatti eccome!).
Non perdiamoci in altre chiacchiere e iniziamo subito a raccontare!

Per goderci appieno la vacanza rispettando i vari itinerari e assemblandoli tra loro, io e i miei amici abbiamo comprato la guida di National Geographic, una delle più economiche e più comode per girare.
Se volete, potete anche trovare una guida dedicata esclusivamente agli itinerari, a un prezzo, però, maggiore.

Premessa:

Gli itinerari sono tutti fattibili a piedi, ci hanno sconsigliato automobili e biciclette.
I mezzi pubblici si lasciano un po' desiderare, arrivano quando vogliono e non tutti fanno percorsi “culturali”.
Le due linee metropolitane A e B sono molto utili per raggiungere alcune zone di Roma e dintorni, come il Vaticano, Circo Massimo e Ostia.
Il costo del biglietto, per 75 minuti di corsa, è intorno a 1,50 euro.
Sul sito ufficiale potrete trovare tutte le informazioni possibili.

Ultima dritta e non meno importante: se volete gustarvi tutta Roma vedete di non fare i pigroni!
Sveglia presto (nemmeno troppo), intorno alle 8.30-9.00 del mattino.

Vestitevi comodi, non eleganti. A Roma c'è davvero da scarpinare! E portatevi in valigia un k-way per le piogge improvvise e un cappellino per proteggervi dal sole (in estate è tremendo!).

Giorno I: Roma Politica & Trevi


Cose da vedere:
  • Chiesa di Santa Maria Maggiore
  • Quirinale
  • Fontana di Trevi
  • Palazzo di Montecitorio
  • Palazzo Chigi
  • Monumento a Vittorio Emanuele II

E' probabilmente il tour meno stancante, in quanto i monumenti politici di Roma si trovano tutti a una distanza molto ravvicinata fra loro.
Noi siamo partiti dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore (nei pressi di Termini) per arrivare infine a Piazza Venezia, dove troverete il famoso Monumento a Vittorio Emanuele e un comodo collegamento bus. Tenete sempre a mente questa piazza come punto di riferimento.

Ecco a voi la Tomba del più illustre personaggio di Roma: Lorenzo Bernini
Per quanto riguarda la Chiesa, la cosa che mi ha maggiormente colpito sono stati i meravigliosi soffitti a cassettoni dorati, tutti finemente lavorati.
Una cosa che invece mi ha deluso è stata la tomba pavimentale del celebre Lorenzo Bernini, autore di importantissime sculture come Apollo e Dafne, in Villa Borghese.
Insomma, un pezzo grosso di Roma la cui tomba è nascosta a destra dell'altare. Bah. Mistero.

Palazzo del Quirinale, particolare
Ma passiamo al Quirinale.
Oltre a essere il colle più alto di Roma, il Quirinale ospita anche il Palazzo e la Consulta, sede della Corte Costituzionale. Di fronte al Palazzo del Quirinale troverete anche le scuderie e un panorama della città.
Una volta visto il complesso andate dietro l'obelisco di Castore e Polluce e imboccate la stradina in discesa (via della Dataria) per raggiungere la famosissima Fontana di Trevi.

Bella, impossibile...Trevi!
Contate fino a tre e immergetevi tra la folla, sempre numerosissima di fronte alla fontana.
State attenti ai portafogli, basta un momento per restare all'asciutto!
Troverete ovunque “fotografi” che vi proporranno fotografie di fronte alla fontana a 5 euro, cosa che personalmente sconsiglio (soprattutto se avete una macchina fotografica o un cellulare apposito!).
Aspettate il vostro turno o createvelo, a seconda della situazione.
L'importante è non perdere la calma, la fontana è a portata di tutti! Detto ciò, fate un bel sorriso e lanciate una monetina all'indietro: è una promessa di ritorno a Roma!
Dritta storica: i cavalli, uno docile e l'altro selvatico, rappresentano l'umore dell'Oceano: imprevedibile!

Ciaooo Palazzo dei Montecitorio...
Imboccate ora Via delle Muratte, vi porterà a sua volta all'inizio di Via del Corso.
Qui potrete trovare tutti gli edifici politici mancanti per il nostro primo tour.
Vi consiglio di iniziare in Piazza Colonna, dove svetta la bellissima Colonna di Marco Aurelio, creata dall'imperatore per celebrare la sua vittoria sui barbari.
A lato della colonna ecco a voi Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Se imboccate la stradina poco distante, infine, vi ritroverete davanti al famoso Palazzo dei Montecitorio, sede della Camera dei Deputati spesso sfondo di scioperi e manifestazioni.

Il meraviglioso soffitto di Sant'Ignazio
Dopo aver visto la Piazza di Montecitorio tornate alla Colonna di Marco Aurelio e imboccate Via dei Bergamaschi, che vi porterà sia a Piazza di Pietra (sede odierna della Borsa e arricchita con antiche colonne corinzie) sia a Piazza di Sant'Ignazio.
Qui troverete la Chiesa del patrono, Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia dei Gesuiti.
La cosa più bella di questo edificio sono i bellissimi soffitti, decorati con scene religiose e colori sgargianti. Il tocco di classe è la finta cupola al centro della Chiesa, disegnata grazie a un trucco prospettico! Meravigliosa!

Monumento a Vittorio Emanuele II, il vostro punto di riferimento!
A lato della Chiesa di Sant'Ignazio troverete il Collegio Romano, luogo per arrivare al Palazzo Doria Pamphili (che noi non abbiamo visitato per non perdere troppo tempo nel tour).
Da qui prendete Via della Gatta e poi Via del Plebiscito, che a sua volta vi porterà nella celeberrima Piazza Venezia.
Impossibile non vedere il bellissimo Monumento a Vittorio Emanuele II, re della nostra turbolenta Italia risorgimentale. Se i cancelli non sono chiusi, potete salire i gradini e raggiungere l'Altare della Patria o Tomba del Milite Ignoto, un luogo di tutto rispetto e perennemente sorvegliato dalle guardie. Attenzione ai comportamenti scorretti!
Direi che per oggi avete scarpinato abbastanza, prendete uno dei numerosi bus della Piazza per tornare felici (e distrutti) in hotel!

Giorno II: Roma Antica


Cose da vedere – Mattina:
  • Colosseo
  • Arco di Costantino
  • San Pietro in Vincoli
  • San Clemente

Ben svegliati!
Preparatevi, perché oggi vi aspetta uno dei tour più stancanti ma emozionanti: Roma Antica.
Finalmente potrete raggiungere tutti quei luoghi che molti di voi hanno solo studiato o visto nei film, vi assicuro che si tratta di un'esperienza unica e indimenticabile!
Armatevi di zainetti ed abbigliamento consono, c'è da camminare parecchio!

Eccolo a voi!
Come non iniziare la mattinata con una gita al tanto atteso Colosseo?
...Va bene, se non avete voglia di scarpinare o se siete troppo lontani potete prendere la linea B della metro, c'è la fermata apposta!
Vi consiglio la visita mattutina in modo da evitare, almeno un poco, la flotta di gente pomeridiana, e, soprattutto, il sole delle prime ore del pomeriggio (soprattutto se, come me, fate il tour in Estate!).

Lì, nel cerchio, troviamo la base della statua di Nerone
Che dire, il Colosseo è il Colosseo.
Conosciuto anche come Anfiteatro Flavio, è stato costruito dagli imperatori Flavi sopra il lago artificiale della Domus Aurea di Nerone, una villa enorme che quel pezzo di pane di imperatore fece costruire in tutta la zona.
Se fate attenzione, vicino all'Arco di Costantino troverete uno spiazzo d'erba cementato: ecco, lì si ergeva l'immensa statua dorata di Nerone nelle vesti di Apollo. Una cosuccia, insomma.

Colosseo, Interni
Ma torniamo al Colosseo.
Non allarmatevi per la coda, di solito è molto rapida (paragonata a quella dei Musei Vaticani, almeno!). Anche qui prestate attenzione ai soliti individui che vi proporranno biglietti saltacoda o visite guidate a prezzi...non troppo generosi.
Vi consiglio di fare in biglietteria il biglietto cumulativo Colosseo + Foro Romano + Palatino alla cifra di 12 euro (7,50 se siete tra i 18 e i 25 anni, gratuito per i bambini), valido due giorni e per un solo ingresso (es. oggi al Colosseo e domani al Foro/Palatino o viceversa).
Dimenticavo, il prezzo può variare di 3 euro in caso di mostre all'interno del monumento (io mi sono beccata quella di Costantino, per esempio).
La visita del Colosseo prende tempo, circa 1-2 ore tutte.
Ma godetevelo, per Diana, siete a Roma per lui! E vedete di non comprare niente allo shop, dove un sacchetto arriva a costarti 3 euro! Occhio!

Il Mosè
Eccovi di nuovo fuori!
Prima di lasciarvi ai vostri meritati pranzetti, vi consiglio di fare una visita a San Pietro in Vincoli, una chiesa non molto distante dal Colosseo e famosa sede del Mosè di Michelangelo.
Come tutte le chiese ha orari di apertura e di chiusura, se siete arrivati tardi vi consiglio di pranzare nei dintorni e di recarvi nuovamente lì nel primo pomeriggio.
Ovviamente, per nostra immensa vergogna, il Mosè richiede lo sborsamento di qualche decina di centesimi per illuminarlo appieno: eh, l'amore per la cultura!

Per concludere la mattinata avete solo due cose facoltative da fare: visitare, se agibile, la villa sotterranea della Domus Aurea (vicina a San Pietro in Vincoli, essendo sotterranea è in quella specie di parchetto poco distante dalla Chiesa. Usate il chiedometro in caso di bisogno) e la Chiesa di San Clemente, che noi purtroppo non abbiamo avuto modo di visitare! Non allarmatevi, è sempre in zona Colosseo!

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • Foro Romano (e colle Palatino)
  • Campidoglio
  • Musei Capitolini (facoltativa)

Com'era la Carbonara? Buona?
Ora che avete digerito cercate di vincere il pisolino post pranzo e mettetevi in moto: il Foro Romano ci sta aspettando!
Lo so, lo so, potete anche farlo il giorno successivo...ma non so se ne valga la pena, con tutte le cose che dovete ancora vedere! Cercate di capire se avete tempo a disposizione, la gita al Foro richiederà circa 2-3 ore di tempo se non più!
Per raggiungere il Foro Romano potete seguire due percorsi: o quello appena oltre la Colonna di Costantino, che parte dal Palatino e che vi porterà poi nel cuore del Foro, o quello diretto dall'antichissima Via dei Fori Imperiali.

Scorcio dal Palatino
Personalmente vi consiglio il primo percorso: sul Palatino, purtroppo, le rovine rimaste sono molto belle ma parecchio anonime, e sono quindi più rapide da vedere rispetto al Foro vero e proprio (che potrete, quindi, gustare alla fine e restare davvero sorpresi di fronte a tanta bellezza!).
Il Palatino è uno dei colli più famosi di Roma, quello che secondo la leggenda avrebbe ospitato i gemelli Romolo e Remo. Successivamente, il colle diventò sede delle dimore di illustri personaggi quali Cicerone, Crasso, Catullo e di imperatori come Domiziano e Nerone.
Sentitevi onorati di poter toccare con mano tanta gloria e splendore!

La vista dal Colle Palatino...senza fiato!
Proseguendo l'itinerario arriverete allo Stadio di Domiziano, un tempo utilizzato per gli spettacoli tra gladiatori e come ippodromo.
Salendo le scale arriverete infine nella zona della “Domus Augustana”, dove potrete trovare gli anonimi resti delle ville di Augusto, il primo e più importante imperatore romano, e della moglie Livia. Purtroppo non è semplice identificare appieno le dimore, alcuni spazi sono recintati e altri quasi abbandonati. Ennesima tristezza made in Italy, purtroppo.
Una cosa che sicuramente rincuora è il bellissimo panorama di Roma che potrete osservare dalla cima del Palatino: indescrivibile! Anche i verdeggianti Orti Farnesiani, nel percorso appena oltre la vista sul colle, sono una gioia per gli occhi!

Arco di Tito
E siamo ora arrivati alla parte più impegnativa del nostro percorso, quella che ci porterà dritti al Foro Romano, il cuore di Roma Antica.
Scendete le scale e dirigetevi a destra verso l'Arco di Tito, altro bellissimo monumento costruito per commemorare Tito, vincitore di Gerusalemme.
Proseguendo troverete altri sontuosi complessi sulla vostra destra, come la chiesa di Santa Francesca Romana, il Tempio di Venere e Roma, la Basilica di Massenzio e il Tempio di Antonino e Faustina.
Da qui in poi, potete scorgere ed esplorare il Foro Romano in tutto il suo splendore.

G e il Foro Romano: amore a prima vista!
Cuore di Roma, sede di edifici amministrativi e politici, il Foro Romano era, al pari dell'Agorà in Grecia, il punto di ritrovo di tutti i cittadini.
Oggi ci restano solo rovine, ma vi assicuro che si tratta di un luogo bellissimo dal punto di vista storico e culturale. È difficile esplorarlo tutto e cercare di capire ogni cosa, sappiate che ogni angolo, ogni pietra, ogni incisione è qualcosa di secolare e prezioso!
Troverete, per esempio, un pezzo dell'Arco di Augusto, i resti della tribuna dei Rostra (dove si appendevano gli speroni delle navi vinte), il Lapis Niger (se! Lo troverete, purtroppo è seminascosto e quasi chiuso al pubblico. È il monumento più antico di tutta Roma, risale all'epoca dei re!) e l'affascinante Arco di Settimio Severo, dove potrete scorgere i nemici sconfitti “sorreggere” la base del monumento.

Foro, Foro...e ancora Foro!
Insomma, il Foro Romano è davvero qualcosa di spettacolare. Gustatevelo fino alla fine, assaporate ogni cosa del glorioso passato di Roma, camminate sul terreno calpestato da imperatori, popolo, senatori! Se poi avete concluso nel tardo pomeriggio, sarete protagonisti di un tramonto meraviglioso!

Il Campidoglio e Marco Aurelio...fai cheeese!
So che siete distrutti e che volete tornare a casa, ma quei temibili gradini bisogna assolutamente farli. Dai che siete grandi! Forza! Un, due, un, due!
D'accordo, basta così.
Una volta eseguita questa terribile tortura arriverete sul Campidoglio, altro colle importante di Roma e sede di importanti edifici quali il Palazzo Senatorio (quello dietro la simpatica statua di Marco Aurelio, per intenderci!), il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, che insieme ospitano i famosi Musei Capitolini. Non penso siate in vena di visitarli, sarà per un'altra volta!
Dopo aver osservato anche il Campidoglio, potete scendere dalla famosa Cordonata, i lunghi gradini che portano fino a Piazza Venezia. Da qui prendete un bus e...via, in hotel a riposare!
Dritta storica: sembra che la mano di Marco Aurelio manchi di un pezzo, ovvero una testa di barbaro! Alla faccia della clemenza!

Giorno III: una giornata al Vaticano


Cose da vedere – Mattina:
  • Musei vaticani

Visto il precedente e stancante tour, quest'oggi la giornata è interamente dedicata al Vaticano, una zona di Roma affascinante e piena di meraviglie culturali. Potete raggiungere la zona con la linea metropolitana A, fermata Ottaviano – Musei Vaticani.

La mattina vi conviene passarla ai Musei Vaticani, in modo da avere tutto il tempo necessario per girare e godervi le gallerie (sappiate, infatti, che l'ultimo ingresso è alle 16.00).
Non spaventatevi per la coda, è così in ogni periodo dell'anno.
Anzi, di mattina è sicuramente meno! Se poi siete nei periodi “hot” come Pasqua...beh, buona fortuna! Certo potete evitare i lunghi tempi di attesa prenotando il saltacoda online direttamente dal sito dei Musei; ancora una volta vi esorto a non farvi fregare dai tour operator e dalle loro cifre decisamente assurde (40 e passa euro di visita con guida e saltacoda...ma anche no!).

Per di qua!
Per quanto riguarda la visita dei Musei, sappiate che vi prenderà tutta la mattinata anche se la fate a passo svelto. Mi raccomando, cercate di osservare tutto senza però perdervi in ogni cosa, altrimenti è davvero la fine! Dovrete avere anche moltissima pazienza, i numerosi gruppi dei tour operator sono ovunque e maledettamente lenti.
Insomma, se non volete fare lo slalom continuo imprecando e perdendovi le varie opere, è meglio contare fino a cento!
Orientarsi è abbastanza facile; ovunque ci sono cartelli e all'entrata potrete chiedere una mappa gratuita.

Amici di vecchia data alla Sala dei Busti
Non basterebbe un intero post a esaltare la bellezza dei Musei Vaticani. Mi appresterò a nominarvi tutte quelle opere, sculture o sale che mi sono rimaste particolarmente in mente per la loro bellezza.
Una delle prime sale che vedrete e che a me piace un sacco è la Sala dei busti, dove sono raccolti centinaia di busti e statue di cittadini, imperatori o famosi personaggi Romani. A voi spetta riconoscerli!
Imperdibili anche le imponenti statue del Cortile del Belvedere, come l'Apollo del Belvedere, il Dio del Fiume e...il Laocoonte, mio preferito!
Bellissima la Sala degli Imperatori, dove troverete le statue di Claudio, Nerva ma anche di Ercole e Demetra.

E' lei!! La Scuola di Atene!
Se l'antichità vi opprime potrete poi raggiungere la meravigliosa Galleria delle Carte Geografiche, ricca di affreschi rappresentanti le varie parti d'Italia del 1580.
Seguono la Stanza della Segnatura, sede della celeberrima opera di Raffaello “Scuola di Atene” , il coloratissimo soffitto del Salone Sistino, la Stanza dell'incendio, l'Appartamento dei Borgia (non poi tanto speciale rispetto alle altre sale, speravo meglio!) e...beh, la Cappella Sistina, luogo dove ancora oggi avviene la nomina del papa e che ospita gli affreschi più celebri di Michelangelo: il Giudizio Universale e la Creazione di Adamo.
Questi sono solo alcuni dei pezzi più belli di questi musei. Prendetevi una bella guida e ammirate ogni singola stanza! Attenzione a non perdervi però!

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • Basilica di San Pietro in Vaticano
  • Giro città

Stabilita la mattinata iperattiva ai musei, il pomeriggio potete dedicarlo ad esplorare la Città del Vaticano, iniziando magari dalla bellissima Basilica di San Pietro.
Meglio andare dopo pranzo, in modo da evitare le lunghissime file che si formano durante i controlli con il metal detector. Ovviamente cercate di indossare abiti consoni!

I modesti interni di S.Pietro
La Chiesa è molto grande e maestosa, difficile non innamorarsene! All'interno, tra le numerose statue e decorazioni, potrete osservare la nota Pietà di Michelangelo e le tombe dei più famosi papi, da Innocenzo VIII a papa Giovanni Paolo II (spostato dal piano inferiore a quello superiore, ben esposto in un angolo della Chiesa).
Imperdibile (e io, purtroppo, l'ho persa!) la visita aggiuntiva alla Cupola, dalla quale potrete vedere il panorama dell'intera Roma!
Il resto del pomeriggio ve lo abbono, dedicatelo ad esplorare la zona e a fare i vostri giri di shopping!

Giorno IV: da Castel Sant'Angelo al Circo Massimo


Cose da vedere – Mattina:
  • Castel Sant'Angelo
  • Pantheon
  • Piazza Navona

Buongiorno!
Il quarto giorno potete dedicarlo a una serie di cose che ancora mancano all'appello e che non sono troppo distanti da raggiungere.
Potete iniziare il giro partendo da Castel Sant'Angelo, poco distante dal Vaticano e raggiungibile quindi con la metro A – fermata Ottaviano.
Noi l'abbiamo visto solo dal fuori, potete visitare anche gli interni previo pagamento.

Castel Sant'Angelo da Ponte Sant'Angelo
Successivamente attraversate il bellissimo Ponte Sant'Angelo per raggiungere l'immensa Piazza Navona, celebre per le sue due fontane: quella dei Quattro Fiumi (del Bernini) e quella del Moro (di Giacomo della porta, rivale del suddetto!). Altrettanto meravigliosa è la Chiesa di Sant'Agnese, una giovane martire morta crudelmente per mano di Domiziano, imperatore ostile ai cristiani che, proprio sul sito, aveva fatto costruire uno Stadio per le persecuzioni.

Pantheon con dedica inclusa!
Concludete la mattinata con una visita al Pantheon, un immenso edificio romano in realtà molto povero all'interno. Sulla cima del monumento potete ancora leggere la dedica originale di Marco Agrippa, spalla destra dell'imperatore Augusto nonché importante architetto della città.
La cosa più interessante del Pantheon è la sua struttura sferica, perfettamente equilibrata e aperta sul soffitto. Insomma, veramente un grande gioiello architettonico romano!
All'interno troverete le tombe reali (Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia) e quella del grande artista che fu Raffaello Sanzio.

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • S. Maria in Cosmedin (Bocca della Verità)
  • Aventino
  • Circo Massimo

Dal Pantheon tentate di raggiungere Piazza Venezia, in modo da poter visitare senza fare troppi chilometri i monumenti rimanenti per questo pomeriggio.

Egocentrismo al Circo Massimo
Vi mancano solo tre cose da fare: mettere la vostra sincera manina nella temibile Bocca della Verità, nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin (attenzione! Chiude alle 18.00 e...beh, oltre alla mano servono ben 50 centesimi per poter toccare il monumento! Alla faccia!), gustarvi il tramonto dal bellissimo colle dell'Aventino (poco distante dalla Bocca, se avete la forza date uno sguardo anche al Teatro di Marcello, un simil Colosseo!) e, infine, farvi una bella sosta-relax nel vasto campo dell'ex Circo Massimo, un tempo luogo di scontri tra gladiatori e belve feroci.
Dal Circo Massimo, che tra tutti è il luogo più distante, potrete prendere la metro B e tornare a casa.

Giorno V: una giornata a Trastevere


Cose da vedere – Mattina:
  • Quartiere di Trastevere
  • Colle Gianicolo

Cari viaggiatori Romani, l'obiettivo di oggi è Trastevere, il quartiere più tradizionale della città de Roma! Qui, se avete fortuna, potrete sfuggire dalla massa dei turisti e incontrare i veri Romani, quelli ospitali e chiacchieroni, sempre pronti a darti una mano o una dritta.
La mattinata, fresca e tranquilla, potete passarla esplorando tutto il quartiere e visitando le due chiese locali: Santa Cecilia e Santa Maria.

Gli splendidi vicoli di Trastevere
Più tardi, invece, fate un bel respiro e raggiungete il Gianicolo, altro colle di Roma dal quale è possibile scorgere il panorama della città. Personalmente, vista la salita che dovrete fare a piedi (salvo la coincidenza miracolosa con il bus, attivo ogni 30 minuti) e visto che la vista da qui, rispetto al Palatino, non è delle migliori...non ve la consiglio.
Insomma, cercate di capire se ne valga o meno la pena e, soprattutto, se avete del tempo a disposizione.
Dritta storica: verso la strada per il colle incontrerete il Giardino della Fornarina, amante di Raffaello! Storica gossip mode on! Oggi il Giardino è un ristorante.

Cose da vedere – Pomeriggio:
  • Isola Tiberina
  • Ghetto Ebraico

Salutate Trastevere varcando con molta calma il Ponte Cestio, che vi condurrà nella piccola Isola Tiberina. Da qui, dopo aver dato un'occhiata interna alla Chiesa di San Bartolomeo e una esterna allo storico ospedale Fatebenefratelli, raggiungete il Ghetto Ebraico attraversando l'altro ponte dell'isola, il Fabricio.

Un muro del ghetto Ebraico
Concludete la giornata girovagando per il ghetto, un luogo antico e che ospita ancora oggi una numerosa comunità ebraica. Se avete voglia potreste passare la serata in un ristorantino tradizionale, che come vedrete sono molto numerosi e invitanti!
I monumenti visitabili della zona sono la Sinagoga (ha orari predefiniti), la Fontana delle Tartarughe e l'Arco di Ottavia, fatto edificare da Augusto per omaggiare la sorella Ottavia.

Giorno VI: il “Piazza” Tour


Cose da vedere:
  • Piazza del Popolo
  • Colle Pincio (facoltativo)
  • Ara Pacis
  • Piazza di Spagna
  • Varie

Per la vostra gioia, oggi concludiamo l'esplorazione di Roma.
Questo itinerario è parecchio semplice e veloce da fare, in quanto vedrete solo le due famose piazze con le rispettive chiese.
La prima, Piazza del Popolo, può essere raggiunta con la linea metropolitana A – fermata Flaminio.
Qui, oltre a osservare la magnifica architettura della piazza e scoprire il segreto delle due chiese gemelle, Santa Maria di Montesanto e Santa Maria dei Miracoli (ve lo dico, il trucco sta nelle cupole, una ovale e una tonda!), dovrete assolutamente vedere la Chiesa simbolo della piazza, ovvero Santa Maria del Popolo.

La gigantesca Piazza del Popolo con le Chiese quasi gemelle
È qui, infatti, che avrete l'onore di ammirare i più bei dipinti di Michelangelo Merisi, noto Caravaggio: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo.
L'unico problema? Beh, l'illuminazione! Molla 1 euro se vuoi vedere bene le opere...per due minuti!
Tranquilli, risparmierò le lamentele in merito indirizzandovi, ancora una volta, al mio bellissimo post.
Come gita facoltativa, se avete muscoli sufficienti, potreste raggiungere il Pincio, colle di Roma dal quale vedere il panorama della piazza e della città.

Le 'res gestae' di Augusto. Nella vetrata è nascosta l'Ara Pacis
Prima di raggiungere Piazza di Spagna, mi piacerebbe tanto consigliarvi di vedere l'Ara Pacis di Augusto, una sorta di altare voluto dall'imperatore per celebrare il trionfo dato a Roma.
La cosa che proprio non va giù a me e alla maggior parte degli studiosi (e dei cittadini), è il fatto di dover spendere dai 6 euro in su per poter vedere un monumento tanto importante.
Insomma, solo per la fama dovrebbe essere gratuito!
Io mi sono limitata a vederlo dal fuori, attraverso una vetrata moderna e decisamente lontana dall'atmosfera augustiana. La cosa carina, rimasta fortunatamente visibile, è il lungo muro con incise le res gestae dell'imperatore più importante di Roma.

Piazza di Spagna, più bella (e piena) che mai!
Ma andiamo avanti, muoviamo i piedi e raggiungiamo finalmente Via dei Condotti, la lussuosissima via che vi porterà a...Piazza di Spagna!
Attenzione! La linea metropolitana A ferma a Piazza di Spagna, state solo attenti perché l'uscita non è diretta sulla piazza, occorre fare qualche giro prima di trovarla!
Qui troverete il mondo intero (io mi sono beccata pure una troupe cinematografica indiana!), ancora una volta vi esorto a stare attenti ai borsaioli o ai pazzi scalmanati.
Iniziate l'esplorazione facendo qualche foto alla Barcaccia, la fontana che di fatto vedrete prima di salire i gradini. È famosa per la sua bassa pressione, che non le permette di fare spruzzi alti come tutte le fontane ma piccoli getti dai lati. Tenera lei!

Panorama dall'alto della Trinità dei Monti
Dopo aver visto la Fontana...beh, via!
Iniziate a salire quelle scale favolose, gente permettendo! I 138 scalini di Piazza di Spagna (addobbati con coloratissimi fiori in Primavera) vi porteranno alla Trinità dei Monti, una Chiesa francese piccola e molto sobria dalla quale potrete vedere il panorama della piazza.
Una volta scesi, invece, date un'occhiata alla casa gialla a destra della Piazza: è la dimora del grande poeta inglese John Keats, morto per malattia all'età di 24 anni.
Amava l'Italia, salutiamolo come si deve!
Un salto occorre farlo pure al Caffè del Corso, in via dei Condotti, dove un tempo si riunivano tutti i grandi intellettuali!

Parte dei bellissimi Fori Traianei
Il resto del pomeriggio dedicatelo a cosa più preferite.
Io e i miei amici l'abbiamo passato nella zona tra Piazza Venezia e Via dei Fori Imperiali, dove potrete vedere le varie statue degli imperatori, la Colonna Traiana e i Fori Traianei, antichissimi e spettacolari!
La lunga via dei Fori vi porterà fino al Colosseo, dove ci sarà la metro ad attendervi.

Giorno VII: momento relax


E finalmente eccolo, il giorno libero! Cara G, sei troppo clemente!
Se non avete il volo, il treno o il bus a orari improponibili, potete usare questa giornata come momento relax, magari facendo le vasche di shopping tra le vie di Roma o visitando i monumenti mancanti che avreste voluto vedere.
Ce ne sono davvero molti, fidatevi.
Il mio tour no-sost vi farà scoprire un buon 80% di Roma, molte altre cose non le ho citate per mancanza di tempo e...spazio! Non oso pensare alla lunghezza di questo povero post, chiedo venia a tutti!

Ostia beach...oh, yeah!
Volete sapere come ho trascorso questa mia settima giornata?
Beh, vittima della mia stessa follia, ho avuto la grande idea di andare oltre Roma, a Ostia.
La città è raggiungibile con la metropolitana B, fermata Piramide. Da qui dovrete prendere il treno senza pagare nessun biglietto aggiuntivo, basta quello del bus! Grazie Romani!
Ostia è divisa in due parti: la città antica, visitabile, e quella moderna, dedicata al turismo balneare.
Indovinate quale ho scelto?
Stabilita l'afa estiva e il faticoso tour di sei giorni, ho mandato tutto all'aria e...via con i tuffi!
Le fermate balneari di Ostia sono diverse, potrete scegliere quella che più vi aggrada dalla legenda del treno. Chiedete ai giovani Romani in costume quale sia la migliore!
E fatevelo un bel bagno, ve lo meritate!

Io e l'ammmore della mia vita: il Laocoonte (Musei Vaticani)
Ore 22.21 del 9 settembre.
Dopo ben sei giorni, G. finisce finalmente la guida su Roma, passo.
Le dita sono insensibili, la folla in delirio, l'autrice...beh, soddisfatta.
Spero davvero di essere stata utile anche stavolta, di avervi guidato con attenzione nei meandri di Roma, una città meravigliosa e che non smette davvero mai di sorprendermi.
Come sempre, vi esorto a chiedermi qualsiasi cosa, a consigliarmi dritte o semplicemente a lasciarmi un saluto.
Siete sempre accettati, ricordate che siete voi il motore di questo piccolo blog scapestrato!

Un abbraccione centurione!

Vostra

G.


Dedico questa guida ai miei cari amici, Marco e Daniela, protagonisti di questi avventurosi 7 giorni a Roma. Grazie per avermi sopportato e portato ovunque, avete creato una storica felice! Alla prossima!

Siamo così famosi da essere fotografati sui gradini di Piazza di Spagna!
Marco, Daniela, Giulia

martedì 27 agosto 2013

Le cose che a Roma proprio non vanno

Immagine presa da: http://cultura.notizie.it
Devo ancora cercare di capire come chiamare questo post perché, purtroppo, è un argomento delicato e non troppo piacevole per gli amici e fratelli Italiani.
Come ben sapete, cari viaggiatori, ho passato le mie vacanze estive a Roma, una bellissima città, il gioiello italiano per quanto riguarda la storia e la cultura del nostro Paese.
E' stata una settimana bellissima, la mia passione per la storia ha potuto finalmente trovare riscontro nel reale, tra le macerie di una città che non muore mai ma continua, invece, a restare immortale nei secoli.
Ovviamente farò anche per Roma una super guida, in modo da potervi elencare tutti i monumenti da visitare e i tour più “fattibili” da fare in una settimana.

Questo post, ahimè, devo invece dedicarlo al trattamento subito dai miei cari compatrioti in quanto turista.
E' bastata una settimana a farmi capire la vera natura di alcuni Italiani, quella natura che poi genera stereotipi e cattiverie da parte degli altri paesi.
Difficile biasimarli, facile comprenderli.
Non ho mai subito così tante fregature in tutta la mia vita da viaggiatrice. Davvero.
Tralasciando la grossissima truffa in hotel (alla quale dedicherò un intero post), ogni cosa a Roma è stata una presa in giro, una lotta per la sopravvivenza, una battaglia all'ultimo sangue per evitare qualsiasi tipo di imbroglio.

Parlando più in generale, poi, ci sono state diverse cose e questioni che mi hanno lasciato davvero l'amaro in bocca e la vergogna verso il mio bellissimo Paese.
Incoerenze, ignoranza, menefreghismo...
Ci sono tante, troppe cose che a Roma non vanno.
Penso, anzi, sono sicura sia un discorso applicabile anche al resto dell'Italia; ora come ora posso solo parlarvi della mia esperienza nella capitale.
Iniziamo con un triste elenco, va.

http://www.happyblog.it/post/2780/conto-salato-al-ristorante-un-cliente-sorpreso
I terribili menù turistici: sono delle truffe? Non lo sapevi? Sveglia G!
Certo, sapevo che i menù a prezzo fisso nascondono sempre qualche imbroglio, ma non pensavo certo che si arrivasse a spendere 3 euro (e sottolineo 3 euro) per una bottiglia d'acqua naturale da mezzo litro o addirittura 2 euro di caffè! Ma siamo matti?
Insomma, ogni volta quei 10-13 euro di menù fisso diventavano magicamente 18-20!
Noi, poi, giovani e squattrinati viaggiatori, eravamo le prede preferite di questi sciacalli!
Le costanti fregature ci hanno reso decisamente più distanti verso le “gens romane”, a tal punto da chiedere sempre ai ristoratori cosa fosse e cosa non fosse incluso in questi menù (comportandoci, in questo modo, da vere “facce de tola”, come si dice qui a Milano. Ma che dire, quando ci vuole ci vuole!)

Servizio al tavolo? No, grazie!: probabilmente vengo da Marte, ma vi giuro che non mi è mai capitato di leggere nei menù prezzi che variano a seconda che tu chieda o meno il servizio al tavolo.
A Milano, almeno, il servizio si paga alla fine insieme al coperto. Tutt'uno.
A Roma, cari miei, ogni piatto prevede un aumento di 2-3 euro se richiesto al tavolo.
Ma per tutto il Pantheon, come caspita me la mangio una pastasciutta? In piedi, come i cavalli??
Ho avuto l'onore di leggere in un ristorantino (nemmeno in un bar, dove la cosa sembrerebbe più plausibile) “Bucatini 5 euro, al tavolo 8 – Acqua 2 euro, al tavolo 3”.
Mai visto, davvero.

Spiaggia di Ostia...
Se quello è un mare io sono Nettuno: ovviamente anche a Ostia è arrivata la nostra amabile fregatura. Qui come sapete c'è il mare dè Roma, un posto abbastanza sempliciotto dove i cittadini della caput mundi adorano passare i week end.
Sia chiaro, non stiamo parlando di super spiagge stile Emilia Romagna né di paradisi tropicali come quelli in Sardegna: è una spiaggia corta, il mare è quello e la sporcizia c'è.
Insomma, è un luogo “passabile”.
Bene, io e i miei tre amici decidiamo di noleggiare una sdraio e un ombrellone per farci una giornata solo mare.
Basta un'occhiata ai prezzi per storcere il naso: 10 euro una sdraio, 8 euro l'ombrellone.
Ingoiamo il boccone e chiediamo uno di entrambi, convinti di dividere poi le spese.
Riceviamo un'occhiata stranita e la risposta pronta della cassiera: “No, impossibile. Ognuno di voi deve prendere una sedia a sdraio e poi un unico ombrellone. Se lo volete.
Insomma, 38 euro per una giornata al lido.
Beh, ordinaria amministrazione, no?
No.
Dopo i cordiali saluti, ci siamo stabiliti nella spiaggia libera a 40 metri più in là.

Stava aspettando l'Illuminazione gratuita...
Vuoi il Caravaggio? E allora paga!: e qui arriviamo a shock culturali indescrivibili.
Amici, sappiate che alcuni monumenti e dipinti presenti nelle chiese (simboli di teorica povertà evangelica) prevedono il pagamento di 50 cent-1 euro per accendere l'impianto di illuminazione e poterli vedere senza problemi. Per due minuti massimo, ovviamente.
Non li paghi? Benissimo, allora la Crocifissione di San Pietro o la Conversione di San Paolo, due dipinti del grandioso Caravaggio, dovrai vederli AL BUIO!
Vuoi fare una foto con la mano nella famosa Bocca della verità? Sgancia subito 50 centesimi a persona e la farai!
No, non sto scherzando. Le cose stanno davvero così a Roma.
Un lucro senza fine in luoghi teoricamente sacri (e non) su capolavori senza prezzo.
È una cosa che proprio non riesco a tollerare, una figuraccia di fronte alle flotte di turisti provenienti da tutto il mondo e costretti a smerciare per uno-due minuti di estasi.
Ho visto una vecchietta italiana cercare preoccupata le monetine nel portafoglio per godersi il Caravaggio.
Non so chi sia l'ideatore di questa cosa, so solo che è qualcuno di veramente osceno.
Complimenti.
Nb. Le Chiese del “fattaccio”, almeno quelle che ho visto io, sono Santa Maria del Popolo, San Pietro in Vincoli e Santa Maria in Cosmedin.

Mmm...ma anche no.
La questione “Ara Pacis”: e qui ci colleghiamo alla critica sovrascritta, questa volta relativa al monumento restaurato dell'Ara Pacis di Augusto.
Il reperto è stato sistemato in un enorme “museo” (parolona, visto che si tratta solo di una stanza) modernizzato, con pareti bianche e vetrate.
Insomma, nà schifezza che proprio non ha nulla a che fare con l'epoca augustea.
Certo sono gusti, il monumento in questo modo è al sicuro e protetto dall'inquinamento.
È una questione sulla quale si può anche soprassedere.
Quello che proprio non va giù a me e ai turisti (è bastato uno sguardo al libro delle recensioni per capirlo) è il costo eccessivo.
Sui 10 euro e più il prezzo normale, 6 euro quello ridotto.
Ragazzi, si sta parlando di un reperto importantissimo e che andrebbe esposto gratuitamente al pubblico o, almeno, a un prezzo non superiore ai 3 euro.
Invece no, ancora una volta ecco l'Italia che ruba e lucra sull'unica arma che possiede: la cultura.

Domus Aurea abbandonata...o quasi...
Monumenti trascurati: non ha molto a che vedere con il resto del post, ma qualche riga circa la questione devo comunque metterla.
Lo sappiamo tutti che l'Italia non ha più fondi, almeno per quanto riguarda la cultura.
È una cosa che mi da davvero tanto dispiacere, è umiliante vedere monumenti come il Colosseo rovinati dallo smog o altri, addirittura, abbandonati a sé stessi (Domus Aurea, Lapis Niger, Circo Massimo).
Mi rattrista perché vedo in quei monumenti il mio futuro di storica: totale abbandono in un Paese che dovrebbe invece essere il mio regno, la mia estasi.
Difficile immaginare qualcosa di diverso in una situazione tanto disperata.
So che questo argomento si può applicare anche in altre città; basti pensare a Milano e ad alcuni suoi monumenti veramente dimenticati da Dio (sapevate, per esempio, che esiste pure quassù un Anfiteatro?) o alle numerose chiesette di campagna e non solo.
Insomma, è un argomento veramente troppo vasto.
Penso che anche per questo arriverà un post logorroico, eh già.

Ehm...è un bus?
Grande, grossa e...bischera!: va bene che Roma è antica, antichissima ma...insomma, cerchiamo di evolverci! Da Milanese doc non ho potuto non notare i mezzi di superficie e le metro dell'anteguerra, che fanno percorsi assurdi e arrivano quando caspita vogliono!
Sempre pieni, sempre con qualcosa di rotto e sempre puzzolenti! I condizionatori, poi, sono inesistenti! Gli stessi Romani ne sono altamente schifati!

Il discorso può collegarsi a quanto detto sopra ed estendersi: pur essendo grande e importante, Roma è una città assolutamente trascurata.
È un po' come se ne infischiasse della sua condizione e chiudesse un occhio su tutto, perdendosi completamente in se stessa.
La sporcizia è ovunque, la polizia rarissima e la criminalità dappertutto.
Io, poi, che ho soggiornato a Termini, ne ho viste davvero di cotte e di crude! Venditori ambulanti a ogni minuto, prostitute per le strade, ubriachi e gente che si picchiava per un nonnulla.
Ma la sicurezza dove sta? I servizi primari? La pulizia? Com'è possibile far degenerare in questo modo una città tanto bella? Non per esaltare Milano (che di difetti ne ha eccome!) ma almeno su certi punti ha appreso e fatto sua la parola “Funzionalità”.
Roma, purtroppo, è ancora lontana da questo traguardo.

Già nel Medioevo qualcuno si faceva sentire! :P
Per concludere, ragazzi, Roma del “caput mundi” ha davvero ben poco.
Anzi, ha perso moltissimo rispetto al suo glorioso e indimenticabile passato.
Non è difficile vedere la delusione sui volti dei turisti di fronte alle incoerenze della città e che caratterizzano, alla fine, tutto il nostro Paese.
Siamo dei ladri? È vero, non nascondiamolo.
Siamo maleducati? Può darsi, visto che raramente ho ricevuto sorrisi o un “arrivederci” dai ristoratori o dai negozianti.

Certo sia chiaro, non voglio ragionare pure io per stereotipi e fare di tutta l'erba un fascio.
Ho avuto modo di conoscere anche i “veri” Romani, quelli gentili e disponibili pronti ad aiutarti o a regalarti qualche consiglio speciale! Tipo il simpatico addetto ai bagagli della stazione, che ci ha spedito ad Ostia salvandoci da un viaggio sbagliato, o il romanaccio che ci ha consigliato la spiaggia migliore!
Il problema è che sono più difficili da vedere, rispetto a quelli marci dentro e che hanno, purtroppo, costantemente a che fare con i turisti.
Spero che queste persone, se stanno leggendo queste righe, cerchino di migliorare dentro e fuori.
So che la crisi è dura e che ognuno di noi sta lottando come può contro il destino, ma cerchiamo di non degenerare e comportarci come quelli che ci hanno gettato in questa condizione.
È quello che vogliono, ognuno di loro spera in un vostro “E ma tanto va così, che vuoi farci?”.
No che non va così, non finché ci sono io almeno.
Siamo noi il cuore dell'Italia, non facciamola marcire!

Fate i buoni! Fatelo per lui! (Sennò viene a prendervi!)
Detto ciò, mi scuso anticipatamente se ho offeso qualcuno o qualcuna di voi.
È che Roma mi è piaciuta così tanto che non ho potuto non difenderla da certe ingiustizie che le fanno, davvero, cattiva fama.

Confido in un vostro riscontro e condivisione, grazie a tutti per la lettura e...ci vediamo alla futura guida su Roma!

La vostra

G.