venerdì 30 novembre 2012

Lavorare all'Estero, questo sconosciuto!



Oggi voglio parlarvi di un argomento un po' insolito ma indubbiamente interessante.
L'esperienza di lavoro (e volontariato) all'estero.
Sono italiana fino al midollo e so benissimo cosa significa vivere in un paese minacciato dalla crisi e dalla corruzione. Le speranze di lavoro e di crescita stanno diventando ogni giorno più vane, soprattutto per quei giovani volenterosi che ancora sperano di creare un solido futuro nel proprio paese.
Così, da ormai qualche anno, moltissimi ragazzi italiani hanno iniziato a trasferirsi all'estero per mettere via qualcosa e, al tempo stesso, fare esperienza in realtà completamente diverse da quella italiana.
Ma da dove iniziare? Come fare? E soprattutto...dove andare?
La vostra G. è qui per questo! Navigando qua e là sono riuscita a trovare ottimi siti e blog in cui viene affrontato in modo chiaro l'argomento.

IL VOLONTARIO: LAVORARE PER PASSIONE


Iniziamo a parlare del volontario nel mondo, una figura spesso criticata e trascurata poiché “offre lavoro gratuito”.
È vero, il volontario viaggia a proprie spese e non riceve nulla in cambio. Questo tuttavia non lo ferma, è portato avanti sia dal desiderio di fare del bene al prossimo, sia dall'innato desiderio di viaggiare e fare esperienze a qualunque costo!
Volontario è anche il primo viaggiatore all'estero, il ragazzo che vuole fare pratica senza tuttavia lottare immediatamente per la sopravvivenza! Un primo passo, insomma, verso il mondo!
I volontari sono solitamente impegnati nel sociale, anche se ne troviamo alcuni anche in lavori meno “solidali”.
Vediamoli subito!

Viaggiare con il cuore: il Servizio Civile Internazionale

Se i soldi non sono la vostra priorità e desiderate comunque fare esperienza all'estero allora il Servizio Civile Internazionale è quello che fa per voi.
Si tratta in poche parole di campi di lavoro non retribuiti dove il volontario, con vitto e alloggio gratuiti, ha la possibilità di svolgere variegate attività solidali nel paese ospitante.
Il periodo di lavoro può variare, ma solitamente richiede almeno uno-due mesi di tempo (ottimo il periodo estivo, quando le verifiche o i compiti sono un ricordo lontano!).
I campi possono svolgersi sia in Italia sia all'estero, e solitamente non richiedono costi eccessivi.
Le uniche cose da pagare sono la quota d'iscrizione (100 euro per l'estero e 80 per l'Italia), la tessera di associazione (20 euro) e l'eventuale viaggio a/r presso il luogo.

L'iscrizione sul sito è invece gratuita, ottima per ricevere la newsletter del sito con i nuovi campi o eventuali avvisi.
Sempre sul sito il volontario (o il curioso del momento, intendiamoci!) ha la possibilità di cercare un campo su misura per lui. Basta cliccare sull'opzione “campi di volontariato” - “elenco dei campi”, andare nella pagina e premere in alto il pulsante “ricerca”.
Una volta inserita la data d'inizio e di fine è possibile cercare il campo su misura per voi.
Se volete essere un po' più “specifici” potete indicare anche il tipo di campo che preferite (ambientale, sociale, sportivo...ce ne sono tantissimi!), il paese dove operare e altre piccole “sottigliezze”.
Ricordatevi però: più sarete specifici, più i campi saranno limitati!

Può capitare che il campo da voi richiesto non sia più disponibile: in tal caso niente panico! I volontari coordinatori, dopo avervi tempestivamente contattato, cercheranno di spostarvi in un campo analogo a quello scelto! I volontari italiani per campo possono essere due al massimo.
È opportuno ricordarvi che certi campi richiedono costi aggiuntivi o particolari condizioni (es. saper correttamente la lingua inglese, avere un'età particolare, etc) che solitamente vengono scritte nelle informazioni base del campo selezionato.
I campi che “dovete” lasciar perdere sono i campi contrassegnati dal punto esclamativo, in quanto indicano campi di lavoro per gente esperta e di una certa età (di solito sono i campi in Africa o in India, dove il volontario deve affrontare situazioni molto difficili).
Dimenticavo: salvo le condizioni di cui vi ho parlato prima sono accettati volontari di tutte le età! Alcuni campi sono organizzati esclusivamente per ragazzi disabili!

Credo di aver concluso con le informazioni “basilari”.
Per ulteriori informazioni consultate il dettagliatissimo sito:


Voglia di Campagna? Ci pensa il WWOOF!

Se il sociale vi fa schifo ma la vostra misantropia vi supplica comunque di partire per l'estero beh...diventate contadini volontari!
Come fare? Basta iscriversi al WWOOF, un'organizzazione internazionale che ha come fine il reclutamento di contadini in tutto il mondo.
Il WWOOF non è retribuito e offre ai contadini vitto e alloggio gratuiti (più l'assicurazione).
Anche qui bisogna pagare una quota d'iscrizione, variabile a seconda del paese ospitante.
Insomma, come il Servizio Civile Internazionale è un modo un po' originale di viaggiare per il mondo spendendo poco e imparando al tempo stesso moltissime cose sul mondo agricolo, questo sconosciuto!
I requisiti variano a seconda del paese in cui lavorerete; solitamente si chiede un'età superiore ai 18 anni e una grande apertura mentale (andate laggiù per sporcarvi le mani tra fango, alberi di mele e maiali, ricordatevelo!).

Tutte le informazioni sono reperibili qui!



IL MONDO COME CHANCE: IL LAVORO ALL'ESTERO


Passiamo ora ai ragazzi lavoratori, ovvero a tutti quei giovani che partono con l'obiettivo di lavorare e guadagnare qualcosa nel futuro paese ospitante.
Abbiamo una variegata possibilità di scelte per quanto riguarda il lavoro all'estero, sia per soggiorni prova di qualche mese, sia per lavori di un intero anno.
È un utilissimo modo per crescere, conoscere il paese ospitante e, chissà, farsi qualche amicizia per un futuro trasferimento definitivo!

Il “portale” anglosassone: Eazy City

Il sito offre moltissime possibilità per poter fare esperienza in Irlanda (Dublino, Galway, Cork) o nelle città di Londra ed Edimburgo.
Si può cominciare con il tradizionale “Pacchetto studio”, ottimo per migliorare il temutissimo inglese senza dover al tempo stesso sopravvivere autonomamente nel paese. I pacchetti studio comprendono infatti vitto e alloggio in appartamento oppure in famiglia per un tempo determinato (massimo 3 settimane) con tanto di corso d'inglese. È un'iniziativa che sicuramente conoscete e che si trova un po' dappertutto, ma se fatta dalle agenzie giuste è davvero gratificante.

Il sito passa poi alle cose più “serie”, ovvero al lavoro vero e proprio nei paesi ospitanti.
A seconda del tipo di assistenza che avete acquistato (Bronze, Silver o Gold) l'agenzia vi aiuterà a trovare lavoro in maniera più o meno dettagliata.
I servizi offerti vanno dalla semplice traduzione del CV in inglese a cose come la composizione della lettera di presentazione, la diffusione del CV alle principali agenzie, la preparazione per il colloquio di lavoro ed eventuali spiegazioni sul sistema fiscale nel paese.

Se invece siete “self-made man” e preferite fare tutto da soli, Eazy City vi propone alloggi a prezzi indubbiamente interessanti.
È possibile affittare una camera singola, doppia con letti divisi o, per le coppiette, matrimoniale.
Per tutto il tempo che volete.

Infine Eazy City propone per sole ragazze l'alternativa Au Pair, ovvero il Lavoro alla Pari.
Insomma, la Baby Sitter.
Con questa opzione la ragazza ha diritto di lavorare come Baby Sitter retribuita presso una famiglia per un periodo di minimo 2-3 mesi.
È un'iniziativa che viene portata avanti in tutto il mondo e che offre davvero moltissimo.
Per partecipare non occorre nemmeno avere troppi requisiti: basta la fedina penale pulita, il certificato di buona salute, la lettera di referenze e altri particolari esclusivamente burocratici.
Ne riparleremo meglio più tardi.

Per ulteriori dettagli visitate il sito!


La baby-sitter in America: un sogno che si avvera!

Sei una ragazza fra i 18 e i 26 anni?
Vuoi andare nella famosa e inarrivabile America?
Nessun problema! Parti con il progetto Au Pair!

Come già vi ho detto poco fa, i progetti Au Pair sono stati da tempo lanciati in tutto il mondo con risultati a dir poco strabilianti.
Quello che ha riscosso più successo è stato, indovinate un po', il progetto avviato in America.
La possibilità di raggiungere con pochi passi un paese così lontano ha attirato l'interesse di migliaia e migliaia di ragazze, italiane e non.
In internet troverete moltissime agenzie au pair; quella che vi consiglio (e che ho personalmente contattato) è “Cultural Care Au Pair”, un'agenzia nata da pochi anni e che ha subito riscosso un grandissimo successo.
Il programma alla pari è praticamente uguale a quello degli altri paesi: la ragazza viene ospitata come baby sitter in una famiglia americana (per un periodo però di un anno, non uno di più, non uno di meno!) e retribuita con un salario variabile (circa 195 dollari a settimana).
Avrà diritto a giorni di vacanza e potrà inoltre seguire alcune lezioni presso un vero college americano senza spendere assolutamente nulla! Che volere di più?
Il costo del programma è di 570 euro e include i voli e l'assicurazione. Serviranno poi il visto Au Pair (sui 120-140 euro), la visita medica ed eventuali servizi facoltativi.
L'unica cosa che differenzia l'Au Pair americano da quello degli altri paesi sono i requisiti di base:

  • La ragazza deve avere fra i 18-26 anni
  • Non fumare
  • Avere la fedina penale pulita
  • Avere la patente
  • Dimostrare di avere almeno 200 ore di esperienza con i bambini
  • Essere diplomata
  • Essere matura e pronta per un vero lavoro all'estero

Anche se può sembrare idiota l'ultimo punto è davvero molto importante.
Moltissime ragazze infatti partono con l'idea di passare in America una lunga e a volte un po' “faticosa” vacanza lavoro.
Non è così.
La ragazza Au Pair è una lavoratrice ufficialmente riconosciuta, che per un anno intero dovrà lavorare più o meno intensamente a seconda della situazione (vi possono capitare bambini grandicelli così come bambini neonati, genitori sempre a casa o genitori sempre al lavoro) e non mollare mai la presa o rimpiangere il proprio paese.
E' un anno impegnativo, lontano da casa e dalla propria famiglia.
Se non siete pronte, lasciate assolutamente stare.
Le famiglie Au Pair sono scelte accuratamente dall'agenzia; qualora dimostrassero atteggiamenti scorretti (cosa rarissima) la ragazza Au Pair verrebbe immediatamente spostata presso un'altra famiglia.

Tutte le informazioni ed eventuali contatti sono reperibili attraverso il sito:


E i canguri dove li mettiamo? Working Holiday Australia!

Irlanda, Londra, Scozia, America...e chi volesse l'Australia invece?
Nessun problema: G. vi propone l'alternativa “Working Holiday Australia”!
Si tratta di un visto temporaneo della durata di un anno in cui il lavoratore (max 30 anni) ha diritto di lavorare e studiare per un intero anno in Australia.
Le uniche condizioni per il lavoratore sono il cambio di lavoro allo scadere del terzo mese (ancora oggi non ho capito il perché...valli a capire gli Australiani!) e l'impegno di studiare a scuola per un massimo di diciassette settimane.
Il visto costa relativamente poco (280 AUD = 200 euro circa), è richiedibile online (dovete essere in Italia per riceverlo), arriva veramente in tempi molto brevi (questo perché siamo italiani e gli Australiani ADORANO gli Italiani!) e permette di partire immediatamente per la terra dei canguri!

Una volta arrivato in Australia il ragazzo o la ragazza sarà affiancato da esperti per un tempo limitato, dopodichè dovrà provvedere a se stesso/a e tanti saluti.
Proprio per questo motivo suppongo che una buona, buonissima conoscenza dell'inglese sia necessaria così come un forte spirito d'intraprendenza (bisognerà provvedere ai conti in banca, alle assicurazioni, a trovare la casa, il lavoro e tante altre belle cosucce!).
È possibile rinnovare il visto per un secondo anno in maniera assolutamente gratuita se si presta servizio come contadino presso una delle tante fattorie australiane per un massimo di tre mesi (e qui vi supplico di cercare BENE le fattorie ospitanti; ci sono testimonianze di gente che ha davvero trovato il contadino con la spiga di grano in bocca e il fucile!).
Il secondo visto è richiedibile anche se ti trovi in Australia o in altri paesi diversi dall'Italia.

In realtà il Working Holiday è un visto valido anche per altri paesi (so per certo che esiste per l'America e per il Canada, altrove non so!) ma siccome sono ferrata sull'Australia ho ritenuto più saggio parlarvi di questa bellissima e avvincente terra.
Sempre più ragazzi dopo il secondo visto restano in Australia (alcuni sollecitati dagli stessi datori di lavoro...utopia italiana!) e guadagnano così tanto (narra la leggenda di un pizzaiolo australiano più ricco di un avvocato italiano!) che alla fine restano davvero in Australia! La cittadinanza si ottiene dopo una serie di ulteriori visti e procedimenti burocratici (lunghi e noiosi, sì, ma mai come in Italia!).
Insomma, in Australia tutto è possibile.
Ps. è possibile ritornare in Italia durante il soggiorno per qualsiasi motivo.

Siccome sono ferrata sull'argomento ma non vorrei iniziare a sparare eresie, vi suggerisco di leggiucchiarvi il fantastico blog della “Maga di Oz”, una ragazza volenterosa che si è fatta il suo anno in Australia raccontando di giorno in giorno le sue esperienze e peripezie.
Ecco qui il sito!

Le informazioni sul Working Holiday Australia sono veramente moltissime.
Questo è il sito ufficiale per la richiesta del visto

Mentre questi sono due delle più note agenzie italiane che, con qualche euro in più, ti offrono visto e consigli per i primi mesi in Australia.
Leggete qui le condizioni del visto se non siete ferrati con l'inglese!

Dimenticavo: i visti in Australia sono veramente tantissimi.
Se volete semplicemente studiare in Australia senza lavoro è possibile richiedere il visto apposito!


E CHI NON VORREBBE VIVERE COSI'??


Se il lavoro all'estero è ancora cosa molto lontana, un sogno inarrivabile, allora vi consiglio di leggervi le testimonianze dei tantissimi italiani sparsi per il mondo.
Su http://www.voglioviverecosi.com/ troverete davvero di tutto, da interviste a giovani studiosi in giro per il mondo a improvvisate mogli di Masai in Kenya!
È davvero un ottimo posto per sognare e, perché no, iniziare a farsi qualche idea! L'autore del sito ha inoltre scritto il libro in merito, “Come lasciare tutto e cambiare vita”, acquistabile presso tutte le librerie d'Italia!
Troverete il sito anche su Facebook.

Per informazioni più “tecniche” potete invece andare qui. L'autore del sito è un italiano emigrato in Australia che offre davvero tantissime informazioni sui vari paesi nel mondo ed eventuali visti o esperienze di lavoro!
Se non erro pure lui ha scribacchiato qualcosina! So per certo che ha un tutorial sul Working Holiday in Australia!

Ok, vi ho detto davvero tutto!
Se avete qualche informazione aggiuntiva, qualche correzione o semplicemente volete condividere qualche ricordo...basta un clic qua sotto!

Grazie per la visita!

La vostra

G

Ps. Non so se ve l'ho già detto (probabilmente mi ucciderete per questo) ma il blog è anche su Twitter (@InViaggioconG) e su Facebook (cercate 'In viaggio con G').
Seguiteci numerosi! :)

martedì 27 novembre 2012

Alla Scoperta dei Mercatini di Natale!


Le sentite le campanelle? E i canti? E la risata di Babbo Natale?
Natale è alle porte gente!
E io, ringalluzzitami dopo le 50 e più visualizzazioni dell'ultimo post (grazie!!! Thank you e Mercì visti i visitatori Americani e Belgi!), vi parlerò di un argomento taaanto caruccio: i Mercatini di Natale.
Impossibile resistere al fascino di quelle piccole bancarelle colorate. E poi le luci dorate, le risate dei bambini, il sapore della cioccolata calda e dei gaufre, la neve sui tetti...un vero e proprio paradiso per grandi e piccoli!
La cosa bella dei mercatini è che sono davvero ovunque e nemmeno così impossibili da visitare.
O almeno...quasi tutti.
In seguito vi pubblicherò i più famosi mercatini di questo periodo, lasciando a voi, nobili viaggiatori natalizi, la possibilità di scelta.

Enjoy!

Per i “classici”: I mercatini italiani

E chi non li conosce? In Alto Adige ne abbiamo davvero una sfilza e solitamente sono i più facili (ed economici) da raggiungere! È possibile partire per questi posti anche con appositi tour organizzati, ottimi per evitare neve, catene o code interminabili in autostrada (di solito si parte all'alba, consiglio comunque di evitare i week-end!).

Iniziamo con il Mercatino di Merano, probabilmente il più conosciuto.
Qui numerosissimi artigiani espongono i loro prodotti quali statuette, candele, palline di vetro e tanti altri addobbi natalizi per arricchire e rallegrare il vostro Natale.
Oltre a ciò potrete anche assaggiare le specialità locali (come il ben noto Strudel) o girarvi la città in carrozza gustando un buon vin brulè. Per le mamme, le nonne e le zie abbiamo sempre le mitiche bancarelle della lana e dei maglioni fatti a mano, ottimi per sopravvivere al duro inverno!
E i bimbi? Beh, oltre a divertirsi con i numerosi servizi offerti dalla città (come giostre e trenini) il 5 e il 6 dicembre potranno assistere alla sfilata di San Nicolò, patrono della città, e dei suoi grotteschi seguaci.
Il mercatino di Merano sarà operativo dal 30 novembre al 6 gennaio 2013.



Passiamo ora al Mercatino di Bolzano, ricordato come il più grande fra tutti i mercatini.
Oltre a offrire cibarie, prodotti locali e manufatti artigianali, questo mercatino dedicherà parte delle sue giornate a concerti natalizi e spettacoli per bambini.
Ogni sabato e domenica pomeriggio, infatti, i più piccoli potranno ridere con il teatro delle marionette, passeggiare per il centro a cavallo di dolci pony, divertirsi sulle giostre illuminate e infine essere diretti protagonisti di spettacoli di animazione e laboratori al Mercato dei Bambini (aperti dal 29 novembre al 23 dicembre).
I più grandi, invece, potranno assistere ai cori natalizi e alpini (ogni sabato e domenica in Piazza Walther), osservare la bellissima collezione di presepi italiani e polacchi (dal 30 novembre al 31 dicembre) o fare acquisti 'solidali' al Mercatino della Solidarietà (dal 30 novembre al 23 dicembre).
L'ultima domenica sarà dedicata alla rappresentazione del presepe vivente.
Non mancate!
Il mercatino di Bolzano sarà operativo dal 30 novembre al 23 dicembre 2012.

Più piccolo ma non meno bello è il Mercatino di Bressanone, dove ben 35 espositori mostreranno e venderanno i loro prodotti artigianali. Anche qui troverete i vari stand con le specialità gastronomiche tutte da gustare e i cori locali suddivisi in diversi concerti.
Come attività aggiuntive abbiamo la visita guidata al Duomo e al Chiostro, il giro in carrozza e la giostra a vapore per i più piccoli.
Il mercatino di Bressanone sarà operativo dal 30 novembre al 6 gennaio 2013.



Passiamo al penultimo mercatino dell'Alto Adige, ovvero quello di Brunico.
Qui potrete assaggiare i buonissimi biscotti al pan pepato o dedicarvi al tradizionale vin brulè o cioccolata calda mentre i vostri occhi si perdono tra le bellissime bancarelle.
Il programma aggiuntivo prevede gite guidate per la città, divertimenti per bambini e, come per Bolzano, il tradizionale corteo dei Krampus, i diavoli mascherati (7 dicembre).
Il mercatino di Brunico sarà operativo dal 30 novembre al 6 gennaio 2013.
Concludiamo con il Mercatino di Vipiteno, altro magico luogo per passare una piacevole giornata all'insegna di leccornie (Zelten con canditi, Strudel di mele, biscotti fatti in casa) e divertimento (giri in carrozza, canti natalizi, visite guidate, cavalcate sui pony e la sfilata di San Nicolò il 5 dicembre).
Vipiteno offre inoltre visite alla miniera della città con tanto di guida e racconti storici sul luogo. Il 30 novembre sarà possibile assistere gratuitamente alla coniatura delle monete e all'estrazione dei minerali.
Il mercatino di Vipiteno sarà operativo dal 29 novembre al 6 gennaio 2013.
Per maggiori informazioni sui mercatini consultare i seguenti siti:



Per i “turisti”: I mercatini europei

Se l'Italia vi annoia e siete in vena di viaggi, allora i mercatini europei sono ciò che fa per voi.
Li troviamo prevalentemente in Svizzera, Germania e Austria (dove l'atmosfera natalizia, con tutta quella neve, si sente eccome!) ma possiamo trovarne tantissimi anche in Belgio, Danimarca, Francia, Repubblica Ceca, Ungheria, Svezia e persino in Spagna.

GERMANIA


Sondando la rete possiamo tracciare un quadro generale sui tre mercatini di Natale più belli (sono davvero tantissimi!).
Abbiamo quello di Dresda, famoso poiché ricordato come il primo mercatino nato in Germania. Qui possiamo ammirare le bellissime stoffe di Lausitz, le ceramiche salesiane e i Rauchermannchen, ovvero delle statuine in legno tipiche del posto.
Per quanto riguarda le specialità gastronomiche abbiamo anche qui l'indimenticabile vin brulè, i biscotti al pan pepato, le mandorle arrostite, la frutta candita e persino le specialità ungheresi come la pasta fritta.
Secondo in classifica è quello di Colonia, molto bello perché ricco di mercatini che offrono davvero di tutto e di più. Abbiamo il Neumarkt (il mercatino più antico fra tutti e riprodotto in stile anni '70), l'Alter Markt (dedicato perlopiù ai bambini, offre giostre e spettacoli medievali) e uno, di cui non so il nome, addirittura allestito su una vecchia nave a vapore sul Reno! Dev'essere spettacolare!
E che dire poi del mercatino di Brema? Un paesino incantevole, scampato miracolosamente ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ospita ben 170 bancarelle. Qui potrete assaporare il Bremenk Klaben (un dolcetto locale simile al panettone ricco di uvette) e moltissime specialità dell'antico Medioevo come il Met (una sorta di idromele) e il vino speziato.
Come per Bolzano e Brunico, anche qui si tiene la nota sfilata di San Nicola e i diavoli.
Seguono mercatini altrettanto belli anche a Lipsia e Stoccarda (i più grandi fra tutti, con ben 250 bancarelle!), Amburgo, Monaco di Baviera (centinaia e centinaia di prodotti bavaresi da gustare!) e, per i più classici, il modesto ma ricco mercatino a Berlino.

AUSTRIA


I più belli sono concentrati nelle città di Innsbruck, Salisburgo e Vienna.
A Innsbruck il principale mercatino si trova sotto il porticato “Tettuccio d'oro”, nel centro storico del paese. In ben 35 casette di legno troverete artigianato tirolese e specialità locali come caldarroste, pan pepato e Zelten natalizi.
Per quanto riguarda Salisburgo e Vienna, città del noto musicista Mozart, i mercatini sono spesso accompagnati da concerti in memoria del compositore. A Salisburgo, ogni sabato, dalla Torre del Carillon, compagnie di musicanti offrono allegre canzoni natalizie.

BELGIO


E qui dobbiamo doverosamente parlare del bellissimo mercatino di Bruxelles nella Grand Place, piazza di cui abbiamo già parlato a lungo.
Se normalmente è una bellissima piazza, non oso immaginare cosa possa diventare nel periodo natalizio. I vari siti la descrivono riccamente addobbata con bancarelle, presepi e piste da pattinaggio. Come consuetudine, anche Bruxelles offre in questo particolare momento tutte le specialità tipiche del paese come cioccolatini, speculoos (i noti biscottini alla cannella) e...patatine! (secondo me, nascosti sotto i banconi troverete pure le amate cozze!).


Servirebbe davvero un capitolo per tutti i mercatini europei ma il tempo stringe e dobbiamo passare alla parte successiva del nostro racconto.
In Francia i mercatini più famosi sono a Lione, Colmar e Strasburgo (il più famoso e più antico, ricco di cibo, vino e birra alsaziana!); in Danimarca svetta il mercatino di Copenaghen (anche qui troviamo cibarie come biscotti, gelatine fatte in casa, vino speziato, frittelle e specialità danesi come aringhe sottaceto, cavolo rosso e maiale) e in Svezia quello di Stoccolma (le cui bancarelle offrono, per i più arditi, l'arrosto di renna affumicato!).
In Ungheria troviamo il pluripremiato mercatino di Budapest (si svolge ogni anno sotto un enorme albero di Natale!) mentre nella Repubblica Ceca è impossibile non nominare il mercatino di Praga (accanto alle specialità gastronomiche troviamo i famosi cristalli boemi, splendidi manufatti artigianali!).
Ah, già, esiste il mercatino natalizio di Barcellona. O almeno, non è propriamente un mercatino, piuttosto una vasta serie di bancarelle (l'anno scorso erano intorno a 200) ricche di addobbi e oggettistica natalizia.
Insomma, una valida alternativa se la neve e il gelo proprio vi disgustano!


Per gli “arditi”: I mercatini nel mondo
La vecchia Europa vi disgusta? Siete in vena di pazzie?
Molto bene, ecco valide alternative per passare quei 3-4 giorni di ponte in modo davvero originale!
Il primo mercatino di cui voglio parlarvi è il Christkindlmarket, a Chicago, creato grazie all'influsso della popolazione tedesca lì risiedente intorno agli anni Novanta.
Non segue propriamente il modello di Bolzano o Strasburgo ma...vale la pena farci un salto! Qui i dolciumi americani lasciano spazio a tutte le specialità gastronomiche tedesche sopracitate come Strudel, birra, porchetta e vino speziato.
L'unica “pecca” di tutto ciò, a detta dei turisti, sono i costi elevati dei prodotti e il freddo.
Siete arcistufi dello Zio Sam? Nessun problema, ci spostiamo in Giappone! Qui il Natale viene celebrato come festa occidentale e quindi è poco sentito, ciononostante dev'essere indimenticabile vedersi un Babbo Natale Nipponico o un presepe interamente orientale! I più noti mercatini sono a Tokyo e nella cittadina di Karuizawa.
Non potete osservare un giapponese che vi saltano in mente balene squartate?
Beh, c'è sempre il mercatino natalizio di Melbourne, in Australia, dove nonostante l'afa si cerca in ogni modo di “natalizzare” la città con tanto di alberi impiantati e neve finta!
Insomma, i mercatini sono davvero ovunque e di tutti i gusti.
Cosa aspettate??



La vostra natalizia


G.

Immagini prese da:
http://www.apam.it/immagini/media/mercatini-di-natale.jpg
http://www.soci.camst.it/wp-content/uploads/2012/11/mercatini_natale-bolzano.jpg
http://www.prontohotel.it/blogviaggi/wp-content/uploads/2009/11/mercatini-di-Natale.jpg
http://www.hotel-fischer.it/wp-content/gallery/inhalt/Weihnachtsmarkt.jpg
http://www.turismoitinerante.com/natale/natale9.jpg
http://www.naturadonna.com/wp-content/uploads/2010/12/mercatini-natale-austria-2.jpg
http://www.duneviaggi.com/images/stories/proposte/big-mercatino-bruxelles1.jpg
http://esteuropa.evolutiontravel.it/schede/26311/it-praga-mercatini-di-natale-a-praga-e-dresda-1c1e1.jpg
http://www.mercatini-natalizi.com/wp-content/uploads/2008/11/mercati-natale.jpg
http://farm3.staticflickr.com/2534/4102456376_6262293611.jpg

lunedì 26 novembre 2012

Cozze, patatine, birra e cioccolato? Siamo in Belgio!



E rieccoci qui, pronti e pimpanti per raccontare un'altra mirabolante avventura!
Ok, sembra il trailer di un film. La smetto.
Dunque, oggi la vostra amatissima guida preferita (?) vi parlerà del Belgio, in particolar modo della capitale Bruxelles, nota ai più per la presenza del maestoso Parlamento Europeo.
In realtà Bruxelles offre molto di più di quattro deputati in perenne conflitto.
Certo il Parlamento è importantissimo dal punto di vista politico (vogliamo parlare della NATO??), ma che dire delle bellezze culturali che la città offre in ogni angolo? Le stranezze che la rendono unica? Il suo amabile e buonissimo cioccolato?
Mi fermo qui con l'introduzione.
È ora di raccontare!


Ecco a voi i 10 punti fondamentali:

1. La moneta: beh, ospita il Parlamento europeo...azzarderei euro!
NB: BANCOMAT. Mi hanno detto (io personalmente non ho provato) che a volte i bancomat stranieri non vengono accettati. Meglio informarsi.

2. La lingua: come l'Irlanda, anche il Belgio è una nazione che nei vari periodi storici ha lottato strenuamente fino a ottenere l'indipendenza nel 1830. Per questo motivo, accanto al francese (lingua più usata e diffusa) troviamo un fluente e mai morto fiammingo (soprattutto nella zona da Bruges in su: se parli francese ti lanciano occhiatacce!), necessario da imparare per chiunque voglia trasferirsi quaggiù.

3. Il cibo: preparatevi psicologicamente perché il Belgio sotto questo aspetto è parecchio originale. Già, perché nonostante lo si pensi, non offre i soliti piattini francesi tanto odiati dagli italiani (nonostante qualche zuppa e il famoso foie gras) ma...cozze, patatine, birra e tanto, tanto, tanto cioccolato.
Iniziamo dalle cozze e patatine, il piatto forte dei belgi. Lo troverete in tutti (e dico tutti) i ristoranti belgi, in particolar modo quelli turistici (che offrono menù appositi). Il piatto consiste in una vera e propria pentolona stracolma di cozze accompagnata da un piatto esclusivamente di patatine fritte.
Queste le potete trovare ovunque, anche senza cozze. Sono il vanto dei belgi e solitamente ve le vendono in una specie di cono gigante di carta, ottimo da portare in giro. Sono davvero buonissime, mai troppo unte o troppo salate. Ogni ristorante o fast-food cerca sempre di renderle perfette! (da qui la leggenda sul fatto che i belgi abbiano inventato le patatine fritte...personalmente non lo escluderei!).
Il Belgio è anche capitale della birra (tantissime le marche e i gusti), qui meno costosa dell'acqua! Se passate per Bruxelles è a dir poco doveroso un salto alla famosa birreria Delirium!
E poi c'è il cioccolato.
Ah, il cioccolato! Altro grande vanto dei belgi! A Bruxelles (e non solo) troverete lussuose boutique (Godiva, Neuhaus, Pierre Marcolini e Wittamer, la cioccolateria ufficiale dei reali del Belgio) stracolme di cioccolatini dai mille sapori! Il simbolo per eccellenza è la pralina, ma famose sono anche le barrette di cioccolato, i gaufre, il fondente (in tutte le salse) e la cioccolata calda (Neuhaus diventò nota per aver sciolto bastoncini di cioccolata nel latte bollente...bontà divina!). E non dimentichiamo gli speculoos, i buonissimi biscottini alla cannella!
Ancora una volta, però, vi esorto a tenere d'occhio i prezzi di questi cioccolatini (variano a seconda dei grammi): 4 praline possono arrivare a costare ben 4 euro!
Prima di chiudere questo punto è giusto nominare altri piatti tipici locali come la Carbonade (che non ha nulla a che vedere con la nostra pastasciutta; è un dolcissimo spezzatino di...birra!), il Coniglio alle prugne e...beh, con i pluripremiati cavolini!
Visti i generali prezzi dei cibi, comunque, consiglio ai poveracci come la Sottoscritta di ricorrere ai numerosissimi fast-food e ristoranti esteri (è pieno di locali greci, cinesi, turchi e pure vietnamiti!)

4. Come arrivarci: se siete amanti dell'auto potete benissimo arrivare con la vostra 500, altrimenti vi consiglio il comodissimo aereo.
Le compagnie sono numerosissime; se volete risparmiare vi consiglio la ben nota Ryanair, che a prezzo modico vi farà atterrare a Charleroi, un aeroporto esterno a Bruxelles ma collegato alla città con bus continui ed efficienti.
NB. I viaggio di sola andata costa 13 euro, ma in aeroporto (solo lì, non in città dove il biglietto di ritorno lo farete direttamente sul bus) è possibile comprare il biglietto a/r a 22 euro.
Attenzione!!! Il biglietto a/r è possibile farlo solo in odiosissime macchinette fuori dal terminal che non accettano contanti. Date retta a me, spendete quei 4 euro in più e fatelo agli sportelli (appena a sinistra delle macchinette, molti non lo vedono!)

5. Villeggiatura: per il tradizionale soggiorno a Bruxelles di 3-4 o 7 giorni consiglio il comodissimo B&B o un hotel non troppo caro. Gli affitti tendono a raggiungere cifre esorbitanti visto l'elevato tenore di vita!

6. La popolazione: trovarla! A Bruxelles ho visto di tutto fuorchè i belgi! Ci sono addirittura vie made in Grecia, Vietnam e China! Insomma, un vero e proprio melting pot! Generalmente non troviamo l'odiosa atmosfera francese contro gli italiani, anzi! Con noi il personale dell'hotel, quello dei locali e dei luoghi è sempre stato molto gentile!
C'è da dire, però, che i belgi “cadono” un po' su certe cose per noi essenziali, come ha testimoniato una nostra italica amica che vive a Bruxelles da ben 3 mesi.
I bruxellesi, per esempio, aprono i locali alle 10 e chiudono alle 18. Con la parola locali intendo i negozi così come i musei e i supermercati! Ciò rende difficile tante cose, soprattutto a quei lavoratori che tirano tardi la sera o ai turisti che hanno tempo limitato per gustarsi bene le città!
Esempio: il supermercato/museo chiude alle 18. L'addetto è capace di iniziare a sollecitare la gente verso le 17.30. Così da una parte il lavoratore serale si salta letteralmente la spesa, dall'altra il turista viene 'letteralmente' cacciato fuori dal museo nonostante il biglietto pagato.
Un altro esempio riguardante la “stranezza” bruxellese riguarda le linee metropolitane: sono ben 6 con due fanno praticamente lo stesso percorso! E sì che la città non è poi così grande!
Che dire infine dei bagni a pagamento nei fast-food? Solo un bel...bah!

7. Economia: stabilita l'assenza di spiagge e mare, riempio questo punto per parlarvi della CARISSIMA vita belga. È una città con un elevato tenore di vita, capace di offrire tanto al lavoratore...ma al solo scopo di sopravvivere!
Ergo, italiani, preparate portafogli e rosari: una bottiglietta d'acqua all'aeroporto mi è costata ben 3.99 euro!! Le cartoline vanno dai 0,25 (se siete fortunati, sono piuttosto rare a trovarsi) ai 1,50 euro! Per i souvenir consiglio vivamente il raro tabacchino indiano, che offre le stesse cose di un negozietto belga ma alla metà del prezzo.
I prezzi elevati si sentono ovunque, persino nei bellissimi musei, dove il biglietto può partire da 13 euro a persona.

8. Comunicazioni: carissime, ovviamente. E invece no! Ennesima assurdità belga, con la Vodafone i messaggi costano normalmente 0.11 centesimi!

9. Clima: generalmente nordico e, quindi, generalmente pazzo. Quando visitai Bruxelles, a inizio novembre, si stava quasi bene. Una settimana prima, come mi disse un viaggiatore, era sceso un gelo terribile. La settimana prima ancora, invece, un caldo quasi afoso.
Insomma, in valigia sono doverosi i vestiti a cipolla, anche se penso che in pieno inverno arrivino renne e pinguini.
Ah, già, la pioggia bruxellese.
Come gli abitanti è spesso assurda: a volte scende il diluvio, altre ancora (e più spesso) goccioline insignificanti tipo neve ghiacciata.

10. Fuso orario: fortunatamente non ci sono cambi.

E ora una panoramica sulle due città visitate: Bruxelles e...Bruges!

BRUXELLES, LA CAPITALE DEL CIOCCOLATO


E' una città meravigliosa, da una parte fiorente di cultura passata e dall'altra ricca di modernità e meraviglie.
Insomma, adatta proprio a tutti!
Da una parte troviamo il moderno “Quartiere Europeo”, ovvero la zona capeggiata dall'immenso e maestoso Parlamento ma che ospita anche gli uffici del Comitato delle Regioni e la sede politica della NATO. È possibile girarsi tutta la zona in estrema tranquillità, dedicando però una visita doverosa al “Parlamentarium”, una sorta di museo interattivo dove si racconta l'intera storia del Parlamento in maniera divertente e interessante (il bello è che la visita è assolutamente gratuita e adatta a grandi e piccini!).
Anche se non propriamente di questa zona ma segno comunque di modernità e progresso è l'Atomium, ennesimo simbolo della città. Fu costruito per l'Expo del 1958 e rappresenta una molecola di ferro ingrandita ben 165 miliardi di volte! Insomma, una costruzione ciclopica!
Come suggeritomi consiglio di osservarlo solo esternamente. È possibile visitarlo anche all'interno, ma i prezzi sono elevati e la gita non vale un granchè.

Dall'altra parte svetta invece la “Città Vecchia” di Bruxelles, una zona piena di ricchezze culturali e storiche. Qui troviamo i grandi musei della città come il bellissimo Museo degli Strumenti Musicali (dove un audioguida descrive con tanto di suoni i vari strumenti), quello del noto pittore surrealista Magritte, quello di Storia Naturale e infine il Museo del Fumetto (dove troviamo i più noti personaggi belgi come Tintin, i Puffi, Lucky Luke, Blake et Mortimer e Marsupilami).
Un altro piccolo museo situato nel centro storico ma comunque molto bello da vedere è quello nella bellissima Grand Place, situato all'interno della Maison du Roi.
Qui, oltre alle collezioni di ceramiche e alle ricostruzioni storiche della città di Bruxelles, troverete i bellissimi e divertentissimi costumi del Manneken Pis, il bambinetto in bronzo che fa pipì divenuto da anni e anni celebre simbolo di Bruxelles. Ogni anno viene vestito con abiti diversi richiamanti le varie nazioni o determinati eventi mondiali (come durante l'elezione di Obama, quando fu vestito con tanto di cappellino americano!). Prima della stanza troverete un video in inglese e francese interamente dedicato alla storia-leggenda di questo bimbetto (il monumento originale è in una via del centro storico di Bruxelles, più precisamente a Rue de l'Etuve).


Ma non sono solo i musei a custodire la storia di Bruxelles. Come ho detto all'inizio di questo post, la città conserva meraviglie in ogni angolo (ergo munirsi di cartine!).
L'esempio più eclatante in merito è la bellissima Grand Place, la piazza principale del centro storico di Bruxelles e che sicuramente avrete visto in qualche poster o cartolina.
Non ci sono parole per descriverla: si tratta di una piazza (non poi tanto grande) che ospita in ogni suo lato edifici sontuosi e riccamente decorati! Gran parte di essi sono le case delle vecchie corporazioni, ma troviamo anche il maestoso municipio (Hotel de Ville) e l'antica casa reale Maison du Roi. È un posto che lascia davvero senza fiato, tant'è che la piazza è stata classificata tra le migliori del mondo!
Sempre in centro troviamo la Galerie de la Reine, una lunga galleria illuminata e piena zeppa di negozietti e locali dall'aria antica (tra questi spicca la “Taverne du Passage”, famosa taverna che ospitò personaggi e scrittori noti come Victor Hugo!).


Poco prima della Grand Place troviamo il Palazzo Reale e i rispettivi giardini. Un tempo il palazzo era visitabile, oggi dobbiamo “accontentarci” di osservare la sua magnificenza dal fuori. Veramente spettacolare! È possibile, invece, girovagare per i giardini poco distanti, dove troverete ovunque statue richiamanti i cibi simbolo di Bruxelles!
Sempre esplorando il centro armati di cartina potrete fare un salto anche alla Cattedrale gotica di San Michele (molto simile a Notre Dame e altrettanto bella!), alla Chiesa di Notre-Dame du Sablon (spettacolare, si trova poco distante dal quartiere di Sablon, luogo per eccellenza per comprare i migliori cioccolatini!) e infine, in una zona più esterna, alla Basilica del Sacro Cuore.
Tutta Bruxelles è comunque visitabile grazie al servizio metropolitano, ai tram e ai bus.

Consigliato da Giuls:
Hotel Du Parlement: si tratta di un b&b veramente comodo, appena dietro il Parlamento europeo. Non chiede cifre esorbitanti e permette di girare tutta Bruxelles grazie alla sua super posizione (20 minuti a piedi dal centro storico).
Con un supplemento è possibile chiedere la colazione.

UN SALTO NEL PASSATO: BRUGES


Se dopo aver girato per Bruxelles vi resta ancora del tempo vi prego, vi supplico, vi scongiuro....andate a Bruges. O a Brugge, come viene chiamata dai fiamminghi.
Si tratta di un piccolo e perfettamente conservato villaggio medievale che dista circa 62 minuti di treno da Bruxelles (se comprate il biglietto a/r durante il week-end pagherete solo 14 euro!).
È un posto a dir poco incantevole, che non conosce modernità: ovunque troverete romantici canali, viuzze interminabili e strette casette attaccate tra loro.
Insomma, un vero e proprio villaggio di fiabe.
La meraviglia cresce non appena raggiungerete il cuore di questa bellissima città, ovvero Piazza Mercato (Grote Markt). Qui troverete l'altissima torre campanaria chiamata Belfort (visitabile a prezzo modico ma...preparate il fiato!), che ogni tot di minuti-ore inizia a suonare bellissime melodie grazie al suo carillon meccanico (una cosa alla Syberia! Frecciatina per i nerd-intenditori).
Al centro della piazza svetta invece la statua del Bruges Matin, due noti eroi fiamminghi che diedero inizio ai moti d'indipendenza.
Dietro questi ci sono le bellissime e coloratissime case delle corporazioni fiamminghe da dove partono le carrozze stracolme di turisti, ottime per farsi un giro alternativo della città (ovviamente se avete abbastanza soldini in tasca!).
Ultima e non meno importante è la vecchia sede del governo delle Fiandre occidentali, il palazzo neo-gotico noto come Provinciaal Hof.
“Sfogliando” le varie pagine internet mi sono resa conto che Bruges è veramente poco conosciuta dal popolo italiano. Occasione in più per continuare a parlarvene! Ok, chiudo parentesi.


Dunque, da Piazza Markt partono infinite viuzze che portano davvero ovunque. Uno dei primi posti che incontrerete sul vostro cammino è l'antica piazza del Burg, seconda per importanza dopo il Markt (si raggiunge con la via Breidelstraat).
Qui troviamo un'altra “combo” di edifici famosi, come la Basilica del Sacro Sangue (dicono contenga in una reliquia il sangue di Gesù Cristo recuperato dopo la caduta di Costantinopoli! È visitabile gratuitamente e merita moltissimo!), lo Stadhuis (ovvero il Municipio-museo pieno di reperti e bellissimi affreschi), il Voormalige Civiele Griffie (o “la casa dei vecchi ricordi”) e infine la Proosdij (o Propositura).
Dopo questa sfilza di nomi fiamminghi, una breve parentesi per tessere le lodi sui merletti di Bruges, la loro amata specialità. Troverete anche del cioccolato, certo, ma i merletti bianchi hanno composto la storia di questa indimenticabile cittadina!
Appena dopo Piazza Burg troverete il Mercato del Pesce (aperto dalle 6 alle 13).


Bruges cittadina piccola? Visitabile in due ore?
Beh, col cavolo!
Ciò che vi ho detto è solo la parte 'grossa' della cittadella! Seguono altri edifici e musei interessanti come il Gruuthuse Museum (bellissimo museo con ben 22 sale), il Groeninge Museum poco distante (ovvero il Museo di Belle Arti) e il Museo dei Diamanti (dove, pagando qualche euro in più, è possibile assistere alla lavorazione e al taglio del diamante!).
E vogliamo parlare delle chiese? Ciò che mi ha stupito di questi edifici è la loro spropositata grandezza in una cittadina così “piccola”! Ti senti davvero un microbo quando te le ritrovi davanti!
Le più belle sono la Chiesa di Nostra Signora (contiene “La Madonna col bambino” del nostro Michelangelo!), la Chiesa di San Giacomo e l'imponente Cattedrale di San Salvatore, ma ne troverete davvero tantissime tra le vie, tutte degne di nota!
Ultima cosa che purtroppo non ho visitato è il Begijnhof, una specie di città all'interno della stessa Bruges. Qui un tempo si ritiravano le beghine, ovvero gruppi di donne dedite ad attività artigianali e alla preghiera.
Se avete ancora fiato non dimenticate le passeggiate tra i canali, che meritano moltissimo (fidanzatini mi raccomando!).
Stanchi morti? Ci sono sempre le gite in barca, che non sono nemmeno troppo costose!
Però. Ripeto.
Andate a Bruges e diffondete il verbo!!



Signori, è esattamente l'1.57 di notte.
Ho finalmente concluso il capitolo Belgio, un luogo da fiaba in tutti i sensi.
Ringrazio i futuri lettori e incoraggio i futuri viaggiatori!
In caso di errori, dritte, avvisi vi esorto ancora una volta a contattarmi!


Alla prossima!

G.

Ps. Un super ringraziamento alla super guida Flora, che grazie alle sue dritte ha reso la vacanza meravigliosa e arricchito questa guida scapestrata! :D

Immagini prese da:
http://www.cittacapitali.it/europa/belgio/cartina.jpg