venerdì 30 novembre 2012

Lavorare all'Estero, questo sconosciuto!



Oggi voglio parlarvi di un argomento un po' insolito ma indubbiamente interessante.
L'esperienza di lavoro (e volontariato) all'estero.
Sono italiana fino al midollo e so benissimo cosa significa vivere in un paese minacciato dalla crisi e dalla corruzione. Le speranze di lavoro e di crescita stanno diventando ogni giorno più vane, soprattutto per quei giovani volenterosi che ancora sperano di creare un solido futuro nel proprio paese.
Così, da ormai qualche anno, moltissimi ragazzi italiani hanno iniziato a trasferirsi all'estero per mettere via qualcosa e, al tempo stesso, fare esperienza in realtà completamente diverse da quella italiana.
Ma da dove iniziare? Come fare? E soprattutto...dove andare?
La vostra G. è qui per questo! Navigando qua e là sono riuscita a trovare ottimi siti e blog in cui viene affrontato in modo chiaro l'argomento.

IL VOLONTARIO: LAVORARE PER PASSIONE


Iniziamo a parlare del volontario nel mondo, una figura spesso criticata e trascurata poiché “offre lavoro gratuito”.
È vero, il volontario viaggia a proprie spese e non riceve nulla in cambio. Questo tuttavia non lo ferma, è portato avanti sia dal desiderio di fare del bene al prossimo, sia dall'innato desiderio di viaggiare e fare esperienze a qualunque costo!
Volontario è anche il primo viaggiatore all'estero, il ragazzo che vuole fare pratica senza tuttavia lottare immediatamente per la sopravvivenza! Un primo passo, insomma, verso il mondo!
I volontari sono solitamente impegnati nel sociale, anche se ne troviamo alcuni anche in lavori meno “solidali”.
Vediamoli subito!

Viaggiare con il cuore: il Servizio Civile Internazionale

Se i soldi non sono la vostra priorità e desiderate comunque fare esperienza all'estero allora il Servizio Civile Internazionale è quello che fa per voi.
Si tratta in poche parole di campi di lavoro non retribuiti dove il volontario, con vitto e alloggio gratuiti, ha la possibilità di svolgere variegate attività solidali nel paese ospitante.
Il periodo di lavoro può variare, ma solitamente richiede almeno uno-due mesi di tempo (ottimo il periodo estivo, quando le verifiche o i compiti sono un ricordo lontano!).
I campi possono svolgersi sia in Italia sia all'estero, e solitamente non richiedono costi eccessivi.
Le uniche cose da pagare sono la quota d'iscrizione (100 euro per l'estero e 80 per l'Italia), la tessera di associazione (20 euro) e l'eventuale viaggio a/r presso il luogo.

L'iscrizione sul sito è invece gratuita, ottima per ricevere la newsletter del sito con i nuovi campi o eventuali avvisi.
Sempre sul sito il volontario (o il curioso del momento, intendiamoci!) ha la possibilità di cercare un campo su misura per lui. Basta cliccare sull'opzione “campi di volontariato” - “elenco dei campi”, andare nella pagina e premere in alto il pulsante “ricerca”.
Una volta inserita la data d'inizio e di fine è possibile cercare il campo su misura per voi.
Se volete essere un po' più “specifici” potete indicare anche il tipo di campo che preferite (ambientale, sociale, sportivo...ce ne sono tantissimi!), il paese dove operare e altre piccole “sottigliezze”.
Ricordatevi però: più sarete specifici, più i campi saranno limitati!

Può capitare che il campo da voi richiesto non sia più disponibile: in tal caso niente panico! I volontari coordinatori, dopo avervi tempestivamente contattato, cercheranno di spostarvi in un campo analogo a quello scelto! I volontari italiani per campo possono essere due al massimo.
È opportuno ricordarvi che certi campi richiedono costi aggiuntivi o particolari condizioni (es. saper correttamente la lingua inglese, avere un'età particolare, etc) che solitamente vengono scritte nelle informazioni base del campo selezionato.
I campi che “dovete” lasciar perdere sono i campi contrassegnati dal punto esclamativo, in quanto indicano campi di lavoro per gente esperta e di una certa età (di solito sono i campi in Africa o in India, dove il volontario deve affrontare situazioni molto difficili).
Dimenticavo: salvo le condizioni di cui vi ho parlato prima sono accettati volontari di tutte le età! Alcuni campi sono organizzati esclusivamente per ragazzi disabili!

Credo di aver concluso con le informazioni “basilari”.
Per ulteriori informazioni consultate il dettagliatissimo sito:


Voglia di Campagna? Ci pensa il WWOOF!

Se il sociale vi fa schifo ma la vostra misantropia vi supplica comunque di partire per l'estero beh...diventate contadini volontari!
Come fare? Basta iscriversi al WWOOF, un'organizzazione internazionale che ha come fine il reclutamento di contadini in tutto il mondo.
Il WWOOF non è retribuito e offre ai contadini vitto e alloggio gratuiti (più l'assicurazione).
Anche qui bisogna pagare una quota d'iscrizione, variabile a seconda del paese ospitante.
Insomma, come il Servizio Civile Internazionale è un modo un po' originale di viaggiare per il mondo spendendo poco e imparando al tempo stesso moltissime cose sul mondo agricolo, questo sconosciuto!
I requisiti variano a seconda del paese in cui lavorerete; solitamente si chiede un'età superiore ai 18 anni e una grande apertura mentale (andate laggiù per sporcarvi le mani tra fango, alberi di mele e maiali, ricordatevelo!).

Tutte le informazioni sono reperibili qui!



IL MONDO COME CHANCE: IL LAVORO ALL'ESTERO


Passiamo ora ai ragazzi lavoratori, ovvero a tutti quei giovani che partono con l'obiettivo di lavorare e guadagnare qualcosa nel futuro paese ospitante.
Abbiamo una variegata possibilità di scelte per quanto riguarda il lavoro all'estero, sia per soggiorni prova di qualche mese, sia per lavori di un intero anno.
È un utilissimo modo per crescere, conoscere il paese ospitante e, chissà, farsi qualche amicizia per un futuro trasferimento definitivo!

Il “portale” anglosassone: Eazy City

Il sito offre moltissime possibilità per poter fare esperienza in Irlanda (Dublino, Galway, Cork) o nelle città di Londra ed Edimburgo.
Si può cominciare con il tradizionale “Pacchetto studio”, ottimo per migliorare il temutissimo inglese senza dover al tempo stesso sopravvivere autonomamente nel paese. I pacchetti studio comprendono infatti vitto e alloggio in appartamento oppure in famiglia per un tempo determinato (massimo 3 settimane) con tanto di corso d'inglese. È un'iniziativa che sicuramente conoscete e che si trova un po' dappertutto, ma se fatta dalle agenzie giuste è davvero gratificante.

Il sito passa poi alle cose più “serie”, ovvero al lavoro vero e proprio nei paesi ospitanti.
A seconda del tipo di assistenza che avete acquistato (Bronze, Silver o Gold) l'agenzia vi aiuterà a trovare lavoro in maniera più o meno dettagliata.
I servizi offerti vanno dalla semplice traduzione del CV in inglese a cose come la composizione della lettera di presentazione, la diffusione del CV alle principali agenzie, la preparazione per il colloquio di lavoro ed eventuali spiegazioni sul sistema fiscale nel paese.

Se invece siete “self-made man” e preferite fare tutto da soli, Eazy City vi propone alloggi a prezzi indubbiamente interessanti.
È possibile affittare una camera singola, doppia con letti divisi o, per le coppiette, matrimoniale.
Per tutto il tempo che volete.

Infine Eazy City propone per sole ragazze l'alternativa Au Pair, ovvero il Lavoro alla Pari.
Insomma, la Baby Sitter.
Con questa opzione la ragazza ha diritto di lavorare come Baby Sitter retribuita presso una famiglia per un periodo di minimo 2-3 mesi.
È un'iniziativa che viene portata avanti in tutto il mondo e che offre davvero moltissimo.
Per partecipare non occorre nemmeno avere troppi requisiti: basta la fedina penale pulita, il certificato di buona salute, la lettera di referenze e altri particolari esclusivamente burocratici.
Ne riparleremo meglio più tardi.

Per ulteriori dettagli visitate il sito!


La baby-sitter in America: un sogno che si avvera!

Sei una ragazza fra i 18 e i 26 anni?
Vuoi andare nella famosa e inarrivabile America?
Nessun problema! Parti con il progetto Au Pair!

Come già vi ho detto poco fa, i progetti Au Pair sono stati da tempo lanciati in tutto il mondo con risultati a dir poco strabilianti.
Quello che ha riscosso più successo è stato, indovinate un po', il progetto avviato in America.
La possibilità di raggiungere con pochi passi un paese così lontano ha attirato l'interesse di migliaia e migliaia di ragazze, italiane e non.
In internet troverete moltissime agenzie au pair; quella che vi consiglio (e che ho personalmente contattato) è “Cultural Care Au Pair”, un'agenzia nata da pochi anni e che ha subito riscosso un grandissimo successo.
Il programma alla pari è praticamente uguale a quello degli altri paesi: la ragazza viene ospitata come baby sitter in una famiglia americana (per un periodo però di un anno, non uno di più, non uno di meno!) e retribuita con un salario variabile (circa 195 dollari a settimana).
Avrà diritto a giorni di vacanza e potrà inoltre seguire alcune lezioni presso un vero college americano senza spendere assolutamente nulla! Che volere di più?
Il costo del programma è di 570 euro e include i voli e l'assicurazione. Serviranno poi il visto Au Pair (sui 120-140 euro), la visita medica ed eventuali servizi facoltativi.
L'unica cosa che differenzia l'Au Pair americano da quello degli altri paesi sono i requisiti di base:

  • La ragazza deve avere fra i 18-26 anni
  • Non fumare
  • Avere la fedina penale pulita
  • Avere la patente
  • Dimostrare di avere almeno 200 ore di esperienza con i bambini
  • Essere diplomata
  • Essere matura e pronta per un vero lavoro all'estero

Anche se può sembrare idiota l'ultimo punto è davvero molto importante.
Moltissime ragazze infatti partono con l'idea di passare in America una lunga e a volte un po' “faticosa” vacanza lavoro.
Non è così.
La ragazza Au Pair è una lavoratrice ufficialmente riconosciuta, che per un anno intero dovrà lavorare più o meno intensamente a seconda della situazione (vi possono capitare bambini grandicelli così come bambini neonati, genitori sempre a casa o genitori sempre al lavoro) e non mollare mai la presa o rimpiangere il proprio paese.
E' un anno impegnativo, lontano da casa e dalla propria famiglia.
Se non siete pronte, lasciate assolutamente stare.
Le famiglie Au Pair sono scelte accuratamente dall'agenzia; qualora dimostrassero atteggiamenti scorretti (cosa rarissima) la ragazza Au Pair verrebbe immediatamente spostata presso un'altra famiglia.

Tutte le informazioni ed eventuali contatti sono reperibili attraverso il sito:


E i canguri dove li mettiamo? Working Holiday Australia!

Irlanda, Londra, Scozia, America...e chi volesse l'Australia invece?
Nessun problema: G. vi propone l'alternativa “Working Holiday Australia”!
Si tratta di un visto temporaneo della durata di un anno in cui il lavoratore (max 30 anni) ha diritto di lavorare e studiare per un intero anno in Australia.
Le uniche condizioni per il lavoratore sono il cambio di lavoro allo scadere del terzo mese (ancora oggi non ho capito il perché...valli a capire gli Australiani!) e l'impegno di studiare a scuola per un massimo di diciassette settimane.
Il visto costa relativamente poco (280 AUD = 200 euro circa), è richiedibile online (dovete essere in Italia per riceverlo), arriva veramente in tempi molto brevi (questo perché siamo italiani e gli Australiani ADORANO gli Italiani!) e permette di partire immediatamente per la terra dei canguri!

Una volta arrivato in Australia il ragazzo o la ragazza sarà affiancato da esperti per un tempo limitato, dopodichè dovrà provvedere a se stesso/a e tanti saluti.
Proprio per questo motivo suppongo che una buona, buonissima conoscenza dell'inglese sia necessaria così come un forte spirito d'intraprendenza (bisognerà provvedere ai conti in banca, alle assicurazioni, a trovare la casa, il lavoro e tante altre belle cosucce!).
È possibile rinnovare il visto per un secondo anno in maniera assolutamente gratuita se si presta servizio come contadino presso una delle tante fattorie australiane per un massimo di tre mesi (e qui vi supplico di cercare BENE le fattorie ospitanti; ci sono testimonianze di gente che ha davvero trovato il contadino con la spiga di grano in bocca e il fucile!).
Il secondo visto è richiedibile anche se ti trovi in Australia o in altri paesi diversi dall'Italia.

In realtà il Working Holiday è un visto valido anche per altri paesi (so per certo che esiste per l'America e per il Canada, altrove non so!) ma siccome sono ferrata sull'Australia ho ritenuto più saggio parlarvi di questa bellissima e avvincente terra.
Sempre più ragazzi dopo il secondo visto restano in Australia (alcuni sollecitati dagli stessi datori di lavoro...utopia italiana!) e guadagnano così tanto (narra la leggenda di un pizzaiolo australiano più ricco di un avvocato italiano!) che alla fine restano davvero in Australia! La cittadinanza si ottiene dopo una serie di ulteriori visti e procedimenti burocratici (lunghi e noiosi, sì, ma mai come in Italia!).
Insomma, in Australia tutto è possibile.
Ps. è possibile ritornare in Italia durante il soggiorno per qualsiasi motivo.

Siccome sono ferrata sull'argomento ma non vorrei iniziare a sparare eresie, vi suggerisco di leggiucchiarvi il fantastico blog della “Maga di Oz”, una ragazza volenterosa che si è fatta il suo anno in Australia raccontando di giorno in giorno le sue esperienze e peripezie.
Ecco qui il sito!

Le informazioni sul Working Holiday Australia sono veramente moltissime.
Questo è il sito ufficiale per la richiesta del visto

Mentre questi sono due delle più note agenzie italiane che, con qualche euro in più, ti offrono visto e consigli per i primi mesi in Australia.
Leggete qui le condizioni del visto se non siete ferrati con l'inglese!

Dimenticavo: i visti in Australia sono veramente tantissimi.
Se volete semplicemente studiare in Australia senza lavoro è possibile richiedere il visto apposito!


E CHI NON VORREBBE VIVERE COSI'??


Se il lavoro all'estero è ancora cosa molto lontana, un sogno inarrivabile, allora vi consiglio di leggervi le testimonianze dei tantissimi italiani sparsi per il mondo.
Su http://www.voglioviverecosi.com/ troverete davvero di tutto, da interviste a giovani studiosi in giro per il mondo a improvvisate mogli di Masai in Kenya!
È davvero un ottimo posto per sognare e, perché no, iniziare a farsi qualche idea! L'autore del sito ha inoltre scritto il libro in merito, “Come lasciare tutto e cambiare vita”, acquistabile presso tutte le librerie d'Italia!
Troverete il sito anche su Facebook.

Per informazioni più “tecniche” potete invece andare qui. L'autore del sito è un italiano emigrato in Australia che offre davvero tantissime informazioni sui vari paesi nel mondo ed eventuali visti o esperienze di lavoro!
Se non erro pure lui ha scribacchiato qualcosina! So per certo che ha un tutorial sul Working Holiday in Australia!

Ok, vi ho detto davvero tutto!
Se avete qualche informazione aggiuntiva, qualche correzione o semplicemente volete condividere qualche ricordo...basta un clic qua sotto!

Grazie per la visita!

La vostra

G

Ps. Non so se ve l'ho già detto (probabilmente mi ucciderete per questo) ma il blog è anche su Twitter (@InViaggioconG) e su Facebook (cercate 'In viaggio con G').
Seguiteci numerosi! :)

2 commenti:

  1. Lavorare all'estero è un sogno per molti giovani in questo momento. Tu hai consigliato tantissimi ottimi modi per cavarsela!
    Spesso la paura di partire è l'ostacolo più grande ma bisogna trovare il coraggio per farlo perché comunque vada resterà una bellissima esperienza!
    La domanda che bisogna farsi è: ma qui cosa ho da perdere??

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  2. Mai sentite parole più sagge! In effetti il passo più difficile sta proprio nel prendere la valigia e andare! Senza contare le pressioni familiari (le note mamme chioccia italiane sono davvero imbattibili!) Spero davvero di aver "risvegliato" l'attenzione dei ragazzi! Partire, in un periodo come questo, è davvero l'unica soluzione! :) :) :)

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